<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Elezioni 2023

Vicenza al voto: si apre la sfida Rucco-Possamai, ma altri cinque sono pronti a correre

I nomi dei protagonisti che potrebbero infiammare la prossima campagna elettorale

Tanto tuonò che piovve. Ieri Francesco Rucco ha annunciato ciò che tutti sapevano: la sua ricandidatura a sindaco del capoluogo. Decisione in teoria ovvia, trattandosi di un sindaco al primo mandato, ma tenuta in sospeso dal diretto interessato in attesa del benestare dei partiti di centrodestra. Benestare che è arrivato. Anche da parte della forza trainante della colazione, Fratelli d'Italia. Se una parte del partito sperava in cuor suo di cambiare "cavallo" in corsa, desiderio che a microfoni spenti non è mai stato sottaciuto, arriva invece l'epilogo più scontato. Avanti tutta con Rucco. Magari con la prospettiva di tesserarlo se (ri)eletto. Chissà.

Rucco e Possamai

Ciò che è certo, intanto, è che con l'annuncio ufficiale di ieri si è aggiunto un elemento di chiarezza sullo scacchiere delle elezioni comunali di primavera. Con i due principali sfidanti che ora, dunque, sono entrambi in campo. Francesco Rucco da una parte, Giacomo Possamai dall'altra. Quest'ultimo è stato il primo a giocare a carte scoperte quando, senza attendere il sostegno dei partiti di centrosinistra, è sceso in campo una decina di giorni fa. La gara vera sarà tra loro due. Ma Rucco e Possamai non saranno i soli protagonisti della sfida elettorale. Per ora, come detto, sono gli unici ad essersi esposti ufficialmente ma altri sono pronti per farlo e altri ancora sono in un limbo. Di certo c'è che entro due, tre, settimane tutti dovranno svelare le proprie intenzioni perché se le Comunali dovessero tenersi come sembra il 7 maggio è chiaro che il tempo per la campagna elettorale si restringe.

Il Movimento 5 stelle e i civici

A scendere in pista con un proprio candidato, ad esempio, dovrebbero essere i Cinque Stelle che potrebbero scegliere il nome "buono" entro metà febbraio. Se cinque anni fa il partito non si presentò alle elezioni, dopo che all'ultimo minuto gli fu negato da Luigi Di Maio l'utilizzo del simbolo, stavolta ci saranno. Con Giovanni Glorioso come front runner? È probabile ma non è detto perché tutto verrà deciso dagli attivisti nel corso di un'assemblea durante la quale verranno messe ai voti le auto-candidature che arriveranno. In ogni caso, lo scenario del campo largo, cioè dell'alleanza con il Pd, non sembra all'ordine del giorno. Salvo sorprese.
Corsa in solitaria anche per il "piccolo" Popolo della Famiglia che ha comunicato attraverso una breve nota la decisione già presa di partecipare alle elezioni con un aspirante sindaco in proprio.
Il motto chi fa da sé fa per tre vale anche per Claudio Cicero che dopo aver ceduto il passo a Rucco cinque anni fa stavolta potrebbe scendere di nuovo in pista in prima persona con la sua lista Impegno a 360 gradi per tentare di essere ancora una volta, come in tutte le passate elezioni, l'ago della bilancia.
E sempre per rimanere nel campo del civismo, sempre di area centrodestra, c'è un altro ex assessore, messo alla porta da Rucco al pari di Cicero, che sarebbe in procinto di candidarsi: Lucio Zoppello. Il dialogo con Rigeneriamo Vicenza, la creatura civica creata tra gli altri da Marco Lunardi, pure lui mandato a casa da Rucco, va avanti da un po' e a breve i tempi potrebbero essere maturi per sciogliere la riserva. E questo fronte, quello di Zoppello e quello di Cicero, che si candida a rappresentare una terza via rispetto ai due grandi poli, è destinato a pescare voti soprattutto nell'area di riferimento del sindaco uscente.

Rebus Terzo polo

È invece ancora nebuloso il futuro prossimo dello schieramento di centro formato dal Terzo Polo di Italia Viva e Azione insieme alla civica Per una grande Vicenza. La senatrice di Iv Daniela Sbrollini non fa mistero di volere una corsa in solitaria, ma altre componenti di questa squadra allargata sarebbero invece più propense a sostenere Possamai. Si vedrà. Non è ancora chiaro nemmeno cosa deciderà di fare un altro ex assessore, anche in questo caso "licenziato" da Rucco, cioè il fu forzista Matteo Tosetto con la sua neonata civica Ripartiamo da Vicenza. Ma il tempo di tenere le carte nel taschino sta per finire. Per tutti.

Roberta Labruna

Suggerimenti