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Una giungla tra le tombe
Cimiteri chiusi a turno
per eliminare le erbacce

Le erbacce sono cresciute negli spazi tra le tombe nel cimitero Maggiore. FOTO CUCOVAZ
Le erbacce sono cresciute negli spazi tra le tombe nel cimitero Maggiore. FOTO CUCOVAZ
Le erbacce sono cresciute negli spazi tra le tombe nel cimitero Maggiore. FOTO CUCOVAZ
Le erbacce sono cresciute negli spazi tra le tombe nel cimitero Maggiore. FOTO CUCOVAZ

L’erba alta tra una lapide e l’altra del Monumentale di viale Trieste costringerà il Comune a chiudere tutti i cimiteri a rotazione. Per i parchi, i giardini pubblici, palazzo Trissino informa che «c’è un piano in fase di adeguamento»: alla base c’è l’esigenza di adeguarsi al Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Pan). La normativa non riguarda tanto la disinfestazione dalle zanzare o da parassiti, la cui procedura che comporta la chiusura delle aree verdi interessate esiste da un po’, quanto il diserbo chimico, ovvero l’utilizzo di prodotti fitosanitari per togliere le erbacce.

CIMITERI E PARCHI. Il problema è esploso a seguito delle lamentele di alcuni cittadini per l’erba, alta anche un metro, cresciuta negli spazi tra una sepoltura e l’altra dei cimiteri della città. Particolarmente grave la situazione di alcune aree, come quella nelle vicinanze della tomba del Palladio. «Si tratta di punti dove non è possibile arrivare con il decespugliatore o con altri mezzi. In questi casi l’alternativa al diserbo – risponde l’assessore alla Cura urbana Cristina Balbi – è “costringere” gli operatori a estirpare le erbacce una per una». «In questi ultimi anni – continua l’assessore – abbiamo limitato al minimo l’uso di prodotti chimici. Purtroppo alle volte è necessario ricorrere ancora ai prodotti fitofarmaci, il che non è contro la legge ma bisogna agire in modo da salvaguardare l’ambiente e tutelare la salute dei cittadini. In particolare se si tratta di spazi aperti e frequentati». Così ci sarà la chiusura a rotazione dei cimiteri per permettere di intervenire agli uomini di Aim Amcps (o alle ditte specializzate incaricate dall’azienda di San Biagio). In questi frangenti non si potranno svolgere funerali né lavori cimiteriali. «Il calendario sarà noto nelle prossime settimane. Indicativamente le porte dei cimiteri resteranno chiuse 24 ore, 48 al massimo, dipende dai prodotti che saranno usati – assicura Balbi -. Per quanto riguarda i parchi o le altre aree verdi ricorreremo al diserbo solo se sarà impossibile agire diversamente».

LA NORMATIVA. Il Pan, approvato all’inizio del 2014, traduce una direttiva europea del 2009 finalizzata «all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari». Interessa «le pratiche agronomiche per la prevenzione o la soppressione di organismi nocivi» al fine di tutelare sia l’ambiente sia i consumatori. Prevede «soluzioni migliorative per ridurre l’impatto dei prodotti fitosanitari anche in aree extra agricole frequentate dalla popolazione, quali le aree urbane, le strade, le ferrovie, i giardini, le scuole, gli spazi ludici di pubblica frequentazione e tutte le loro aree a servizio». È obbligatorio apporre cartelli che indichino «la sostanza attiva utilizzata, la data del trattamento e la durata del divieto di accesso all’area trattata».

Elia Cucovaz Federico Murzio

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