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Vicenza

Una giovane molestata in auto dall’insegnante di scuola guida

Ha atteso qualche mese, e nel frattempo ha superato l’esame. Poi si è rivolta alle forze dell’ordine e lo ha denunciato: «Durante la lezione di guida mi ha molestata. Ha allungato le mani finché stavo guidando e ha continuato a toccarmi dappertutto anche se io lo respingevo». Una vicentina di 18 anni sarebbe stata vittima di violenza sessuale (nell’ipotesi più lieve delle molestie) da suo insegnante di scuola guida che le stava facendo lezione. Ora la procura, con il pubblico ministero Mariaelena Pinna, ha chiuso le indagini ed ha chiesto il rinvio a giudizio a carico del cittadino di origine serba Zoran Marinkovic, 43 anni, residente in città. L’imputato contesta fieramente le accuse ed è pronto a dimostrare la sua innocenza, mentre la ragazza, tutelata dall’avv. Pasqualini, potrebbe costituirsi parte civile per sollecitare un risarcimento dei danni.

Le lezioni I fatti contestati sarebbero avvenuti i primi di luglio del 2019. In base a quanto ricostruito, la studentessa di scuola superiore, 18 anni, aveva già sostenuto l’esame teorico per ottenere la patente, e lo aveva superato. Per questo si era iscritta alle guide prima di affrontare anche il test pratico, dove poi fu promossa. Non era la prima volta che saliva in auto con Marinkovic, ma nelle altre occasioni c’era sempre qualche altro studente con lei, ok al volante o seduto dietro per imparare. Da quanto riferito dalla giovane, l’imputato avrebbe sempre tenuto un atteggiamento scherzoso e goliardico, che a lei non era piaciuto molto; ma lo aveva fatto un po’ con tutti gli allievi, ragion per cui non ci aveva dato troppo peso. 

Le accuse Quel giorno, invece, c’erano solo loro due. L’insegnante l’aveva fatta girare un po’ per la città e quindi le aveva chiesto di provare a parcheggiare. Durante la manovra le avrebbe proditoriamente allungato una mano sulla gamba; lei aveva un vestitino leggero, perché faceva caldo, ed era rimasta basita da quell’avance. Aveva allontanato la mano, che però era tornata subito dopo, ma perché non accelerasse. Pochi minuti dopo, l’insegnante avrebbe nuovamente toccato la giovane, sia nelle parti intime che infilando le dita nella scollatura. Lei aveva sempre cercato di sottrarsi a quelle carezze certo non gradite. Al termine della lezione, aveva prenotato quella successiva, prestando bene attenzione che non ci fosse Marinkovic come operatore al secondo volante. Non lo avrebbe più incrociato. 

La denuncia La ragazza ne aveva parlato con i famigliari e aveva atteso di completare il corso e di superare l’esame prima di rivolgersi alla polizia; agli agenti aveva riferito di quel comportamento illecito da parte dell’operatore ritenendolo un reato. La procura, al termine degli accertamenti, è stata del medesimo avviso tanto da chiedere il processo per Marinkovic che, per altre ragioni, da tempo non insegna più scuola guida. 

La difesa L’imputato, assistito dall’avv. Borgo, contesta radicalmente le accuse e sostiene di non aver mai fatto nulla del genere. «Se le ho toccato una gamba l’ho fatto per farla frenare, o per evitare che accelerasse. Nessuna morbosità». 

 

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