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Vicenza

Trova una bomba sulla porta di casa. Giallo a Bertesina

L'area è stata messa in sicurezza dalla questura
L'area è stata messa in sicurezza dalla questura
L'area è stata messa in sicurezza dalla questura
L'area è stata messa in sicurezza dalla questura

Nessuno tra i residenti sa cosa ci facesse una bomba proprio lì. O, se lo sa, non vuole proprio rivelarlo. Non appena superato l’ingresso del civico 480 della strada di Bertesina, sulla sinistra, è comparso un piccolo ordigno, molto probabilmente risalente alla seconda guerra mondiale, di 30 centimetri e con un diametro di 8.

Più che comparso “magicamente”, è probabile che qualcuno ce l’abbia portato e l’abbia posizionato proprio lì. Non è sicuro quando sia successo, ma di certo c’è che i residenti hanno dato l’allarme poco dopo le 19 di domenica sera, quando la centrale operativa della questura ha ricevuto la chiamata e ha inviato immediatamente una volante per verificare quale fosse la situazione. 
Con un contatto immediato con la procura, il pm di turno ha disposto il sequestro dell’area, che è stata transennata e messa in sicurezza. La bomba è stata anche “protetta” da una serie di sacchi di sabbia. Fino a ieri mattina, quando l’ordigno bellico è stato rimosso dal genio militare e trasportato ad Alonte dove verrà fatto brillare nei prossimi giorni, la polizia ha disposto un servizio speciale di sorveglianza con passaggi continui pere evitare che la bomba potesse essere incautamente spostata. 

Dalla questura assicurano che si trattava di un ordigno considerato piccolo che non necessita di particolari strutture di sicurezza per le operazioni di esplosione che saranno portate a termine in una cava, già utilizzata molte altre volte per questo tipo di eventualità.
Certo, ora resta il mistero di cosa ci facesse un ordigno bellico nel bel mezzo del quartiere di Bertesina e, ancora di più, quasi al centro di una corte abitata da numerosi nuclei famigliari.

Il proprietario di gran parte dello stabile, Renato Peronato, dichiara di non sapere molto: «Sì, abbiamo avuto un po’ di paura che potesse scoppiare e c’è stato trambusto perché è arrivata la polizia ma non so molto di più. Cosa ci faceva qui? Chissà, qualcuno potrebbe averla messa per intimidire uno dei residenti ma, davvero, non lo so». 
I titolari della tabaccheria 28, che dista nemmeno un portone da quello in cui è stata rinvenuta la bomba non si spiegano né hanno idea di cosa possa essere accaduto: «Io ho il posto auto nella corte - racconta il titolare - ma non lo uso specialmente in questi giorni perché arrivo in Vespa e la parcheggio davanti al negozio. Non abito qui ma a Carmignano e lunedì, quando sono arrivato, ho visto la polizia».

 

Karl Zilliken

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