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Da Trento a Vicenza

Traffico di droga
In manette otto
richiedenti asilo

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Operazione della polizia
Operazione della polizia
Operazione della polizia
Operazione della polizia

TRENTO. La polizia Trento ha arrestato otto richiedenti asilo di origine centroafricana ritenuti responsabili del traffico di sostanze stupefacenti tra le città di Trento, Rovereto, Verona, Vicenza e Ferrara.

 

L’operazione, effettuata dalla Squadra mobile di Trento e denominata «Predatori», ha portato alla luce un vasto traffico di droga gestito da persone giunte in Italia come richiedenti asilo per motivi politico-umanitari o di protezione sussidiaria. La rete, secondo quanto riferito dal vice questore Salvatore Ascione, era in grado di intercettare la maggior parte dei tossicodipendenti presenti sul territorio trentino. Le sostanze stupefacenti, in particolare eroina e marijuana, erano smerciate nelle principali piazze della città di Trento, in particolare piazza Dante, piazza Santa Maria Maggiore e il parco delle Albere.

 

Gli spacciatori utilizzavano Whatsapp per comunicare tra loro. Nel traffico erano coinvolti anche alcuni tossicodipendenti italiani, che facevano da tramite con gli acquirenti e consegnavano la droga in luoghi non soggetti a controllo delle forze dell’ordine. Su richiesta del sostituto procuratore Davide Ognibene, l’autorità giudiziaria di Trento, oltre ad emettere le ordinanze cautelari, ha emesso 11 decreti di perquisizione.

 

Agli arresti si aggiungono due provvedimenti dell’autorità giudiziaria tra custodia cautelare in carcere e flagranza di reato e il sequestro di sostanze stupefacenti e contanti derivanti dall’attività di spaccio. L’attività delle forze dell’ordine è stata seguita dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, con la collaborazione delle squadre mobili di Verona, Ferrara e Vicenza, e del Commissariato di Rovereto.

 

Dal marzo 2018 alla fine dello scorso anno, nell’ambito dell’operazione «Mandinka e Bombizona», da cui ha poi avuto inizio l’operazione «Predatori», il lavoro delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di circa 60 persone, quasi tutte richiedenti asilo, e al coinvolgimento di 100 persone, in parte denunciate a piede libero o destinatarie di misure cautelari.

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