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L'evento

Torna il “Vicenza Pride”: un appuntamento «per i diritti e la libertà»

La macchina organizzativa si è messa in moto e la data è già evidenziata nel calendario: domenica 10 luglio. Dopo le restrizioni della pandemia, che per due anni ha impedito lo svolgimento della manifestazione nel pieno della sua formula, torna il “Vicenza Pride”. Si aggiunge dunque un altro tassello nella strada verso il ritorno alla normalità, in termini di manifestazioni e avvenimenti. 
La sfilata dell’orgoglio gay, lesbico, bisessuale, trans e queer è pronta dunque ad animare il capoluogo, dopo tre anni dall’ultima edizione del 2019. Un’occasione per parlare di diritti civili, sia quelli fin qui conquistati, sia quelli per i quali ancora si sta lottando. 
«Dei nostri corpi, della nostra diversità, della nostra unicità e delle nostre identità che la attraversano e la vivono - scrivono i promotori nel messaggio di annuncio dell’appuntamento, iniziato a circolare nei social nelle scorse ore - il 10 luglio torniamo in piazza per riappropriarci dello spazio, per festeggiare la gioia delle nostre esistenze, di diritti che con la nostra ostinazione queer abbiamo faticosamente conquistato ma anche per ricordare e denunciare le violenze e discriminazioni che continuiamo a subire tutti i giorni». Con un richiamo preciso all’impegno del movimento: «Rivendichiamo diritti, uguaglianza, visibilità e una vita vissuta liberamente e senza paura!». 
Sarà il terzo appuntamento dopo quelli del 2013, quando venne organizzata la sfilata regionale, e del 2019, quando Vicenza si unì ad altre tappe venete. Nel 2020 l’organizzazione si era attivata, ma poi l’emergenza Covid spinse tutti a un passo indietro. Ora la nuova mobilitazione. Lunga la lista delle associazioni impegnate nell’organizzazione della giornata, tra i promotori si contano infatti già una ventina di movimenti. Sia sigle del vasto mondo Lgbtq+, sia altre associazioni vicentine. 
Nel 2019 Vicenza accolse 7 mila partecipanti (stima degli organizzatori, mentre la questura parlava di 3.500 persone), con eventi, confronti, approfondimenti anche nei giorni precedenti alla sfilata. Il programma dell’edizione 2022 è ancora in definizione, ma è probabile che ricalchi in parte le esperienze precedenti, con spazio a momenti di riflessione, ma anche di festa, scanditi a ritmo di musica. Tre anni fa non erano mancate, in realtà, nemmeno le polemiche, sia in fase di organizzazione, nella definizione del percorso, sia il giorno stesso, quando l’amministrazione comunale - che avrebbe dovuto portare un saluto con la consigliera Caterina Soprana - all’ultimo minuto rinunciò ad intervenire per prendere le distanze da alcune scelte degli organizzatori giudicate «pura provocazione e pesante volgarità». Il corteo si era comunque svolto senza inconvenienti. Tra meno di un mese il mondo si replica. 

 

Alessia Zorzan

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