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Vicenza

Tav, chiuso il progetto definitivo. Ora la fase delle autorizzazioni

Dopo mesi di silenzio, il progetto del secondo lotto Tav, quello dell’attraversamento di Vicenza, è ricomparso nei radar. Non per un’apparizione fugace, ma per restarci, visto che è chiuso e pronto ad affrontare l’iter autorizzativo. Il documento avrebbe dovuto essere pronto a gennaio, così da partire con i cantieri quest’estate, almeno da previsioni iniziali del gruppo Webuild - che con la società Hitachi Rails costituisce il consorzio Iricav Due (rispettivamente con l’83 e il 17% di quote), il general contractor a cui Rfi ha affidato la progettazione e la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta capacità veloce Verona-Padova. È evidente che le scadenze non sono state rispettate. Ma ora il definitivo c’è e l’iter prosegue. Tra le tappe anche l’approdo in Comune, dove si attende di prenderne visione. 

La conferma si trova nell’ordinanza n. 8 a firma di Vincenzo Macello, ossia il commissario straordinario della linea Av/Ac Verona-Padova nominato dal governo lo scorso anno. Dal documento emerge la presenza della «relazione istruttoria Italferr “Relazione di sintesi di istruttoria tecnica ai fini dell’avvio dell’iter per l’acquisizione di tutte le autorizzazioni”» del 2 agosto 2022, con la quale «si rappresenta che il progetto definitivo sviluppato dal GC (general contractor, ndr) è sostanzialmente conforme al progetto preliminare e ottemperante alle prescrizioni del Cipe, ancorché in alcuni casi, in recepimento di tali prescrizioni e per affinamenti progettuali, le opere ricadono al di fuori del corridoio urbanistico individuato» in fase di approvazione del progetto preliminare. In sostanza, il documento definitivo non stravolge il disegno preliminare, ma nemmeno lo ricalca fedelmente. Resta da capire quali siano i nodi sui quali si è intervenuti. C’erano infatti alcuni aspetti in sospeso, tra cui l’abbattimento del Palakiss, in zona fiera, o la definizione del filobus; e ogni modifica, anche se minima, impatta inevitabilmente sul territorio. Queste variazioni dovranno ora essere esaminate dalla Conferenza di servizi, viste le discrepanze con la prima ipotesi progettuale; conferenza che sarà convocata e presieduta da Luigi De Amicis, direttore investimenti progetti Av/Ac di Rfi. 

Il progetto definitivo, si legge sempre nell’ordinanza del commissario straordinario, sarebbe stato consegnato a Rfi il 7 gennaio 2022 e successivamente aggiornato con una nota del 30 giugno 2022. È del 3 agosto, poi, la nota con la quale «il direttore investimenti di Rfi ha comunicato al ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibile - direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie - l’avvio dell’iter autorizzativo sul progetto definitivo del “2° Lotto funzionale-Attraversamento di Vicenza”». C’è poi anche una relazione istruttoria trasmessa dal direttore investimenti Av/Ac di Rfi al commissario straordinario per proporre l’avvio di questo iter sul definitivo del secondo lotto. Iter che ha dunque ottenuto il via libera assieme alla verifica di ottemperanza per l’acquisizione di autorizzazioni, approvazioni e pareri. 

Sempre nel documento di Macello si ribadisce inoltre l’inserimento dell’opera nel contratto di programma Rfi-Mims 2017-2021, parte investimenti, con un costo pari un miliardo e 75 milioni. Cifra in realtà poi aggiornata negli schemi del nuovo contratto di programma - parte investimenti - pubblicato da Rfi. Si tratta di un corposo documento che indica quali sono gli interventi (e i costi) previsti per il periodo 2022-2026 e nel quale si legge che il costo totale dell’“Attraversamento di Vicenza” è lievitato fino a un miliardo e 650 milioni di euro. 

 

Alessia Zorzan

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