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Vicenza

Tariffe dei taxi aumentate. «Costi più 20%, a incidere è il caro carburante»

Dal primo febbraio scatteranno i nuovi prezzi delle corse approvati dalla giunta su richiesta degli operatori.
Dal primo febbraio scatteranno i nuovi prezzi delle corse dei taxi a Vicenza
Dal primo febbraio scatteranno i nuovi prezzi delle corse dei taxi a Vicenza
Dal primo febbraio scatteranno i nuovi prezzi delle corse dei taxi a Vicenza
Dal primo febbraio scatteranno i nuovi prezzi delle corse dei taxi a Vicenza

L’ultimo ritocco risale al 2014. Nel mezzo, alcuni eventi tanto imponderabili quanto impattanti: la pandemia, l’aumento delle materie prime, l’inflazione. Che anche per la categoria dei tassisti hanno fatto schizzare all’insù i costi di gestione. In questo caso riferiti allo strumento di lavoro per eccellenza degli operatori del trasporto pubblico non di linea, e cioè l’auto. Rincari che hanno convinto Confartigianato Imprese Vicenza a ufficializzare, per conto dei tassisti attivi in città, la richiesta al Comune di aumentare i prezzi delle corse.

Un’istanza che ha avuto il semaforo verde della giunta il 28 dicembre, con l’approvazione della delibera che rivede al rialzo le tariffe delle auto bianche, anche se rispetto alle richieste iniziali della categoria, gli importi sono stati limati. Spetta, infatti, a palazzo Trissino stabilire il tariffario applicato dai 42 tassisti con licenza che operano sul territorio comunale, di cui 39 soci della cooperativa Cotavi.

Costi di gestione, il grido d'allarme dei tassisti

Il grido di allarme da parte degli operatori del settore era arrivato all’inizio del 2022. Nei mesi scorsi, poi, Confartigianato aveva prodotto uno studio nel quale si certificava il forte aumento dei costi di gestione ordinaria e straordinaria, sull’ordine del 20 per cento, a carico dei tassisti nel corso dell’ultimo anno.

«Veniamo da un periodo complicato - osserva il presidente di Cotavi, Raffale Vacca -. La pandemia, almeno all’inizio, ha causato un crollo del lavoro. Poi sono arrivati gli aumenti. Dal prezzo dei carburanti - che ha inciso in modo pesante dato che buona parte del nostro parco mezzi è costituito da veicoli ibridi e a gasolio - ai costi dell’assicurazione, fino a quelli relativi alla manutenzione del mezzo. In un primo tempo abbiamo preferito non gravare sulle tasche dei clienti, ma ora i ritocchi sono inevitabili, nei comuni limitrofi sono già realtà».

L'aumento delle corse in vigore da febbraio

Una necessità che è stata segnalata all’amministrazione, all’attenzione della quale, su indicazione della cooperativa, Confartigianato ha sottoposto alcune proposte di modifica. Alcune accettate, altre respinte. Fino ad arrivare al prospetto definitivo che entrerà in vigore dal primo febbraio e che prevede, tra l’altro, un aumento di 15 centesimi, da 0,80 a 0,95 euro, per ogni chilometro percorso. Non solo: la sosta oraria passerà dai 25 ai 30 euro (la richiesta era di 35), mentre la corsa minima subirà un incremento di 1,50 euro (da 7 a 8,50).

Più cari anche i bagagli

Se prima per ogni collo la tariffa era maggiorata di 70 centesimi, ora il rialzo è di un euro. Rimane invariato, per volontà stessa dei tassisti, il prezzo dello “scatto di apertura” cioè l’attivazione del tassametro, fermo a 2,50 euro. «Avevamo chiesto che ci venisse accordata la possibilità di applicare un euro per ogni persona trasportata in più, dalla terza in poi. Così avremmo incentivato la categoria a investire su auto più capienti. Ci aspettavamo un supplemento anche per i cani, esclusi quelli per ipovedenti. Trasportarli in certe situazioni implica poi delle spese in più per lavare l’auto. In generale siamo soddisfatti, anche se torneremo più avanti su alcune richieste», informa Vacca.

Il commento del vicesindaco

«Dopo otto anni di tariffe invariate - commenta il vicesindaco con delega alla mobilità, Matteo Celebron -, abbiamo voluto rispondere alle esigenze di lavoratori che hanno pagato gli effetti della crisi, pur calmierando i prezzi per non gravare sui cittadini». 

 

Laura Pilastro

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