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Nel Vicentino

Super green pass nelle scuole, è corsa contro il tempo per mille docenti no vax

Il decreto sul super green pass incombe sul mondo della scuola. Al tema della certificazione verde “basic” che gli studenti dovranno esibire per salire sui bus, si aggiunge la questione ancora più stringente: il vaccino obbligatorio per docenti e personale scolastico in vigore dal 15 dicembre. Il nuovo decreto ha equiparato tutto il personale della scuola a quello sanitario, alle forze dell’ordine e all’esercito imponendo l’adesione alla campagna di immunizzazione. Fino a oggi docenti e personale Ata dovevano limitarsi a presentare il green pass.

Vaccini Il dirigente dell’ufficio scolastico territoriale, Carlo Alberto Formaggio, sta lavorando con relativa tranquillità in vista della scadenza, consapevole che ci potrà essere qualche criticità ma sembra ci sia tutto il tempo affinché la questione possa essere gestita nel modo migliore: «Il decreto prevede che ci siano cinque giorni in cui il dirigente avvisa i docenti dell’obbligo della vaccinazione e quindi fino al 20 dicembre anche chi non è vaccinato avrà la possibilità di lavorare con il green pass base - spiega il provveditore - dopo questa comunicazione, i docenti non vaccinati avranno a disposizione un periodo di 20 giorni per sistemare la situazione. C’è questo lasso di tempo in cui le persone possono ragionare e riflettere sulle loro scelte». Ma cosa accadrà se qualche insegnante o rappresentante degli Ata procede dritto per la sua strada? «Nell’ipotesi che una persona non abbia il green pass rinforzato sarà sostituto - precisa Formaggio - si tratta di nomine che scadranno solo quando le posizioni non saranno risolte, quindi sono a tempo ma direttamente collegate alla situazione. Io mi auguro che le persone riflettano e non ci siano casi diffusi. Dalle stime, sembra che la percentuale dei non vaccinati sia in linea con quella nazionale, pari al massimo a un 10%». Su un corpo docente di circa 10 mila unità, i problemi potrebbero riguardare meno di un migliaio di insegnanti.

Trasporti Anche il nodo trasporti non lascia indifferente Formaggio: «Mercoledì abbiamo avuto un incontro con tutti i dirigenti e tutte le scuole mi hanno assicurato di aver inviato alle famiglie una comunicazione su quello che succederà. I controlli saranno a campione e l’invito è alla massima prudenza e al buon senso. La priorità assoluta è la salute pubblica, su cui non devono pesare le scelte individuali, perché se c’è un contagio e una classe deve essere messa in dad si creano problemi di cui risentono tutti». Da lunedì, a differenza di quanto accade da quando è a regime il sistema dei green pass, per far fronte all’aumento dei contagi, il governo ha stabilito che sia necessario avere la certificazione verde base (ottenibile anche tramite un tampone) per accedere al trasporto pubblico locale sia su rotaia, sia su gomma. I controlli avverranno a terra grazie agli steward e a bordo con l’intervento delle polizie locali di ogni comune. 

Karl Zilliken

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