Nel primo giorno dell'entrata in vigore del cosiddetto "super green pass", nel Vicentino sono stati effettuati oltre 1.300 controlli da parte delle forze dell'ordine. Dal 6 dicembre (e fino al 15 gennaio) è infatti entrato in vigore il nuovo decreto varato dal governo Draghi che "sdoppia" di fatto il certificato verde. C'è quello rafforzato, rilasciato alle persone vaccinate o guarite dal virus, e quello base per chi si sottopone a tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore). Da lunedì il green pass base è diventato necessario per salire sui mezzi pubblici (dagli autobus cittadini ai treni regionali), mentre per accedere a bar e ristoranti al chiuso si dovrà essere in possesso del "super green pass".
Come detto, nel piano adottato dal prefetto di Vicenza nel primo giorno sono state controllate 1.016 persone per verificare, anche con modalità a campione, il possesso del green pass nella duplice forma, riscontrando e sanzionando 15 casi di violazione. Sono state, inoltre, controllate 298 attività o esercizi senza riscontrare violazioni. Un deciso incremento dei controlli, visto che la media giornaliera delle persone controllate tra gennaio e novembre scorsi aveva avuto punte massime di 500 unità e minime di 300. Analogamente le attività controllate giornalmente avevano registrato punte massime di circa 130 e minime di 20. L'attività di controllo in tutta la provincia da parte dei polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale proseguirà nei prossimi giorni.
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A livello nazionale, secondo i dati diffusi dal Viminale, sono state 119.539 le persone controllate dalle forze dell'ordine ieri, giorno d'esordio del "super green pass", relativamente al possesso della certificazione: 937 sono state sanzionate. Altri 2.077 sono stati sanzionati perché sprovvisti di mascherina. I controlli sono quasi raddoppiati rispetto a venerdì scorso, quando erano stati 66.925. «Umanità sì, ma nessuna linea soft», la linea rivendicata sulle nuove norme relative al green pass dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. «I controlli che stiamo facendo sul green pass sono rigorosi - sottolinea la ministra -. Ho letto su alcuni media di una linea soft del Viminale. Non è vero. La nostra linea è del rigore: va garantita la salute pubblica, il diritto vivere con serenità quando si esce»