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Scuola

Studenti della "Giuriolo" campioni di matematica alla finalissima nazionale

I 5 studenti della Giuriolo che hanno disputato le finali dei Giochi matematici, Jacopo Bigolin (il primo da sinistra) ha vinto la coppa
I 5 studenti della Giuriolo che hanno disputato le finali dei Giochi matematici, Jacopo Bigolin (il primo da sinistra) ha vinto la coppa
I 5 studenti della Giuriolo che hanno disputato le finali dei Giochi matematici, Jacopo Bigolin (il primo da sinistra) ha vinto la coppa
I 5 studenti della Giuriolo che hanno disputato le finali dei Giochi matematici, Jacopo Bigolin (il primo da sinistra) ha vinto la coppa

Una piccola-grande fucina di talenti matematici. È la scuola secondaria di primo grado "Giuriolo" dell’istituto comprensivo 5, che ha sbaragliato la concorrenza portando ben cinque studenti alle finali dei Giochi matematici promossi a livello nazionale dal Centro Pristem dell’Università Bocconi di Milano e curati nel Vicentino dall’associazione Mathesis, coordinata da Francesco Rizzotto. 

Uno di loro, il giovane Jacopo Bigolin (che ora frequenta la prima al liceo Quadri) si è imposto a livello nazionale nella categoria C2, che unisce gli studenti delle terze medie con quelli delle prime superiori. Nonostante le finali si siano svolte in presenza nel capoluogo lombardo, il covid ci ha messo lo zampino: Jacopo avrebbe dovuto indossare la “maglia azzurra” e la fascia da capitano alle finali europee che, tradizionalmente, si disputano a Parigi ma l’organizzazione non ha ritenuto opportuno promuovere l’evento a causa della pandemia: «Ci riproverò l’anno prossimo», ha dichiarato convinto Bigolin. 

Un cognome che è praticamente una garanzia: anche il cugino Gianmaria (nella categoria C1) ha raggiunto la finale assieme ai compagni Arianna Pesce che ora frequenta la seconda, Sergio Kanavalau e Leonardo Visonà che invece hanno iniziato la terza. Tutti questi ragazzi hanno chiuso lo scorso anno scolastico con medie molto alte.

Quanto al campionato di matematica, «si è trattato di esercizi di logica e ragionamento in cui ci erano stati dati degli schemi e dei dati di qualunque tipo, anche dei “semplici” quadrati magici - ha spiegato Jacopo - C’erano problemi diversi per le varie categorie e io dovevo smaltire i miei. La gara si poteva concludere in due ore ma io l’ho completata in solo un’ora. Avevo un po’ d’ansia prima e dopo ma la vittoria è stata un po’ inaspettata. Mi hanno premiato con una bici e un gioco in scatola di matematica. Il passaggio al liceo per ora sta iniziando bene». 

Nell’istituto comprensivo guidato dalla dirigente Bianca Maria Lerro con le collaboratrici Marta Schiavo e Barbara Longo, i docenti che si occupano della preparazione matematica e di queste competizioni sono Paola Carlassara, Felicita Senatore, Kirlian Maniscalco e Maddalena Gatos: «Nell’insegnamento della matematica privilegiamo prove la cui risoluzione metta in gioco diverse competenze disciplinari: la capacità di lettura, di comprensione e interpretazione di un testo, la valutazione di diverse modalità risolutive e l’uso della creatività. La partecipazione a questa iniziativa offre l’opportunità di potenziare le abilità logico-matematiche dei ragazzi in contesti e ambiti diversi da quelli della pratica didattica, stimolando curiosità, intuizione e la capacità di individuare strategie risolutive alternative a quelle standard. I giochi matematici presentano la matematica, spesso percepita come una disciplina ostica e riservata a poche menti elette, in forma avvincente e accattivante e diventano uno strumento per scoprire e valorizzare “talenti”, offrendo loro l’opportunità per mettersi alla prova e dare il meglio di sé. Lo scorso anno scolastico è stato particolarmente ricco di soddisfazioni per la nostra scuola perché dei dieci alunni che, dopo la fase d’istituto, hanno partecipato alla gara provinciale, ben cinque sono stati ammessi alla finale nazionale di Milano».

«Eravamo un po’ tutti emozionati e preoccupati - raccontano gli altri ragazzi - Abbiamo fatto diverse selezioni per arrivare alla finale». E se Arianna ha ancora tempo per scegliere cosa fare alle superiori, gli altri hanno le idee chiare per il futuro tra il liceo scientifico e l’Itis Rossi.

 

Karl Zilliken

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