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Operazione nel Vicentino

Sotto sequestro
28 immobili per oltre
2,3 milioni di euro

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Operazione della Finanza
Operazione della Finanza
Operazione della Finanza
Operazione della Finanza

Sequestrati 28 immobili per un valore di oltre 2,3 milioni di euro. È questo il bilancio di una lunga indagine condotta dalla guardia di Finanza che si è conclusa nei giorni scorsi.

 

I finanzieri, nel corso di un’indagine contro dei reati fallimentari, finalizzata a verificare responsabilità penali relativamente al fallimento, nel 2018, di una Srl con sede in Montebello Vicentino attiva nel settore della costruzione di edifici residenziali e non residenziali, hanno individuato una serie di cessioni di svariate unità immobiliari di un fabbricato polifunzionale di Vicenza quando la ditta versava in condizioni critiche. Le vendite servivano a favorire altri soggetti in assenza di un adeguato corrispettivo, provocando minusvalenze registrate per un danno patrimoniale complessivo per la fallita di oltre 2,3 milioni di euro da qui l’illecito e il relativo sequestro. Per questo motivo sono poi state denunciate per il reato di bancarotta fraudolenta aggravata per distrazione, cinque persone coinvolte nell’operazione immobiliare.

 

In tale contesto sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Vicenza per il reato di bancarotta fraudolenta aggravata per distrazione, D.L.G., di Montorso Vicentino e B.G., di Arzignano, rispettivamente amministratore unico e sindaco unico della fallita, in concorso con P.G.V., di Vicenza, legale rappresentante di una srl con sede in San Pietro Mussolino, U.A., di Arzignano, amministratore di una snc con sede in quest’ultima località, e T.S., di Arzignano, legale rappresentante di una srl anch’essa con sede a Arzignano, quest’ultime società aventi correlazioni con la fallita e favorite attraverso le citate cessioni immobiliari. Contestualmente, è stata proposta all’autorità giudiziaria l’adozione della misura del sequestro preventivo delle menzionate unità immobiliari per un valore complessivo corrispondente alle minusvalenze registrate dalla fallita. Il giudice per le indagini preliminari ha dunque emesso un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta dei cespiti interessati fino alla concorrenza del valore di oltre 2,3 milioni di euro, quale profitto del reato di bancarotta fraudolenta aggravata.

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