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Vicenza

Sos polveri sottili
Pronto il blocco
delle stufe a legna

VICENZA. Se siete amanti dell’atmosfera natalizia e non potete fare a meno di albero, pacchi regalo e caminetto, preparatevi a passare un 25 dicembre diverso dal solito. Quest’anno con ogni probabilità dovrete dire addio al calore delle fiamme e all’odore della legna bruciata. L’amministrazione comunale, per contrastare i livelli record raggiunti dalle polveri sottili, è pronta a gettare l’acqua sul fuoco delle stufe e dei caminetti. «Che – fa sapere il sindaco Achille Variati – rappresentano la prima fonte di inquinamento».

Il primo cittadino, massima autorità sanitaria in città, parla con i dati Arpav in mano, rispondendo così a una richiesta di dibattito presentata dalla consigliera comunale di Sel, Valentina Dovigo. «Francamente stiamo respirando un’aria scadente, perché da qualche giorno siamo ormai stabilmente sopra i 50 microgrammi di pm10 al metro cubo d’aria fissati dalla legge. Sono numeri negativi ma ciò che sorprende è la causa principale dell’aria cattiva». Traffico? Fabbriche? No. Il primo nemico si chiama riscaldamento.

«Le emissioni di polveri sottili – commenta Variati – derivano, secondo i dati Arpav, per oltre il 65% dal macrosettore della combustione non industriale; in altre parole dal riscaldamento. Seguita per il 18 per cento dai trasporti stradali. Ma non è finita qui. Di questo 65%, il 99% è attribuito alla combustione domestica di biomasse legnose: stufe a legna e pellet». Il sindaco va oltre. «Le Pm10 e le Pm 2.5 trasportano anche dei vagoncini chiamati Ipa, che sono sostanze cancerogene. Da cosa sono prodotte? Al 71% dal macrosettore della combustione non industriale; e di questo 71%, il 94% è dovuto alla combustione di biomasse legnose».

Per questo, nell’ottica della riduzione dell’inquinamento, non guarda tanto al traffico («Che senso ha puntare sul 18 per cento?») ma proprio sulle stufe e caminetti. «Entro questa settimana cercheremo di capire come intervenire, ma è chiaro che metteremo nel mirino questi impianti. Certo, non posso ovviamente mettere al freddo le famiglie». L’idea, come anticipato, potrebbe vietare le stufe a legna a chi è dotato di riscaldamento a metano.

«Ma vorrei che tutti i 121 comuni adottassero un’ordinanza almeno fino a fine gennaio per limitare le vere fonti di Pm10».

Nicola Negrin

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