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Vicenza

Sos Motorizzazione
Gli ispettori in città:
arriveranno rinforzi

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Uno degli striscioni appesi all’esterno della sede della Motorizzazione
Uno degli striscioni appesi all’esterno della sede della Motorizzazione
Uno degli striscioni appesi all’esterno della sede della Motorizzazione
Uno degli striscioni appesi all’esterno della sede della Motorizzazione

VICENZA. Aspettavano un segnale nella direzione di superare una crisi insostenibile. Il segnale è giunto e ora gli addetti ai lavori attendono che dalle parole si passi ai fatti. Di certo, se l’obiettivo finale è rendere la Motorizzazione pressoché solo un ente ispettivo esternalizzando gran parte dei servizi, è presumibile ipotizzare un radicale cambiamento di abitudini da parte dell’utenza.

 

È questo parte di ciò che affiora dal tavolo tecnico avvenuto ieri nella sede dell’ente in strada delle Caperse, tra gli operatori, i rappresentanti delle categorie economiche e il capo dipartimento del Mit, Elisa Grande, il direttore generale della Motorizzazione Sergio Dondolini e Alessandro Calchetti, responsabile della Motorizzazione del Nordest. Grande e Dondolini sono rimasti in città due ore e mezza. Durante le quali è apparso evidente che sulla genesi di tutti i ritardi, la carenza di personale, le risposte non arriveranno a breve. E comunque il numero di chi giungerà non compenserà il numero dei pensionamenti o di chi uscirà grazie alla quota cento. La soddisfazione, comunque, in parte c'è, anche perché finalmente «si è aperto un dialogo con Roma, ora aspettiamo le azioni concrete». Ma da quanto è trapelato per le prime assunzioni bisognerà attendere almeno settembre.

FE.MU

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