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Almeno fino al 15 gennaio

Veneto in zona arancione: sono vietate visite a parenti o amici fuori dal Comune. Tutte le regole

Se l’arancione, come dicono, è il colore dell’equilibrio interiore, lo scopriremo presto. Con l’ordinanza firmata nel primo pomeriggio di ieri dal ministro della salute Roberto Speranza, il Veneto per la prima volta (decreto Natale a parte) rientra tra le Regioni con misure di media gravità per contrastare la diffusione del virus. Prima, con tonalità differenti, era sempre stata zona gialla. Il documento siglato dal ministro non avrà la classica validità di 15 giorni bensì si limiterà a coprire il periodo vacante tra domenica e venerdì 15 gennaio quando un nuovo decreto dovrebbe fare capolino dal consiglio dei ministri.

Bar e ristoranti, con lo stop del servizio al tavolo, possono continuare a lavorare solo con l’asporto (dalle 5 alle 22) e la consegna a domicilio, senza limiti d’orario. Anche la giornata di oggi è compresa nella più grande area arancione nazionale che coinvolge questo fine settimane (e, forse, anche i prossimi).

 

 

Ecco quindi tutte le regole da osservare per affrontare gli spostamenti in questi sette giorni oltre, ovviamente, a grande equilibrio interiore. La speranza è che chi voleva passeggiare in montagna, vedere il mare, il lago o una città d’arte nella propria Regione ci abbia “dato dentro” ieri e giovedì sfruttando gli ultimi due giorni di area gialla. Da oggi, l’unico modo per fare i turisti è quello di godersi la propria città o il paese di residenza. In zona arancione, infatti, è possibile spostarsi con discreta libertà solo all’interno dei propri confini comunali. La libertà, naturalmente, non è massima perché è sempre necessario rispettare l’orario del coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Nella notte ci si può muovere solo per motivi di lavoro, salute e necessità con tanto di autocertificazione (SCARICALA QUI). Il famigerato documento servirà anche per varcare i limiti del proprio Comune durante il giorno. Il medesimo auspicio di aver sfruttato appieno i giorni di zona gialla lo si può fare per quelli che avessero voluto incontrare parenti fuori dal proprio Comune ma all’interno della Regione. La deroga dei giorni delle Feste, infatti, non c’è più e il governo lo spiega con queste parole: «Tra le 5 e le 22 sarà possibile spostarsi liberamente all’interno del proprio Comune, quindi anche per andare a far visita a parenti e amici. Non sono previsti limiti al numero degli spostamenti all'interno dello stesso Comune o del numero di persone che si spostano. Gli spostamenti verso altri Comuni e in altri orari saranno invece consentiti solo per motivi di lavoro, salute o necessità, quindi non per fare visita a parenti o amici». C’è però qualcosa che la Befana non ha spazzato via dal decreto “Natale” ed è la regola che riguarda gli abitanti dei Comuni con meno di 5 mila residenti (QUI L'ELENCO DEI COMUNI VICENTINI): «sarà possibile spostarsi liberamente, tra le 5 e le 22, entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia – scrive il governo nelle delucidazioni alle norme anti-contagio - Di conseguenza, sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro questi limiti orari e territoriali».

Per quanto riguarda l’attività sportiva, la zona arancione lascia grandi spiragli per chi si vuole allenare: «È possibile recarsi in un altro Comune, dalle 5 alle 22, per fare attività sportiva in quella località qualora questa non sia disponibile nel proprio Comune (per esempio, nel caso in cui non ci siano campi da tennis) – l’ormai nota precisazione del governo - Inoltre è possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida

Karl Zilliken

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