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Canzoni e polemiche

Signore delle cime
"seduce" Salvini
E il video è un caso

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Un frame del video pubblicato da Salvini sui social network dove canta "Il Signore delle Cime"
Un frame del video pubblicato da Salvini sui social network dove canta "Il Signore delle Cime"
Salvini canta Signore delle Cime

Le canzoni, quelle belle, suturano le ferite e cancellano le differenze. Matteo Salvini che intona “Il Signore delle Cime” mentre guida, il tutto documentato con un video diffuso sui social, ne è una prova... cantante. Il leader della Lega di certo non si è messo a indagare sulle simpatie politiche dell’autore vicentino quando ha postato il video con tanto di chiosa: “Adoro il Signore delle Cime, mi scalda il cuore”. Ma Bepi de Marzi, che ha composto quel brano  nel 1958 per commemorare un amico  scomparso, non deve avare fatto i salti di gioia soprattutto perché una decina di anni fa il maestro arzignanese aveva lasciato Arzignano dopo la vittoria della coalizione del Pdl alle elezioni comunali affermando: «Non vivo dove c’è la Lega». Per il segretario del Partito democratico Federico Formisano «non è bello che Salvini utilizzi questa canzone, che tutti sentiamo un po' nostra, per la propaganda politica».  Anche Pio Serafin, storico, ex consigliere dem e amico fraterno di De Marzi, storce il naso: «È un canto essenziale nelle sue poche parole, da cui scaturisce una sacralità divina e umana. Esso non merita un simile banale utilizzo». Ma il deputato leghista Erik Pretto non ci sta: «Nessuna propaganda politica, nessuna strumentalizzazione, non c’entra nulla, così come non c’entrano nulla le idee politiche di chi l’ha scritta: è una canzone bellissima».

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