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Sanità

Sette mesi per un test. Il piano dell'Ulss 8 per smaltire 4 mila visite arretrate

Sette mesi per un’ecografia. Tradotto, prenotando oggi si riesce ad avere un appuntamento nel 2022. Forse a dicembre, se proprio si è fortunati. L’“effetto Covid” tratteggiato dall’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin produce questi risultati. Applicabili non solo alle ecografie ma ad un’ampia gamma di esami specialistici classificati come non strettamente urgenti.  Se anche si è in possesso della ricetta per effettuare un accertamento diagnostico, pensare di riuscire a farlo attraverso l’azienda sanitaria locale con il solo ticket si rivela un miraggio.

La situazione è talmente congestionata da aver spinto la Regione a definire un Piano operativo per il recupero delle prestazioni non erogate. È proprio l’azienda Berica a confermare che al momento «è in corso di elaborazione il piano per recuperare le prestazioni che risultano in “galleggio” a seguito della temporanea sospensione delle attività ordinarie a causa dell’emergenza Covid». Nel dettaglio «si tratta di circa 4.000 prestazioni». La speranza  dell’Ulss 8 Berica è di «riassorbirle nel giro di pochi mesi». 

Nicola Negrin

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