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Scuola

Nel Vicentino calano licei e tecnici. Ma i professionali conquistano iscritti

L’ufficio scolastico provinciale fa il punto sulle intenzioni degli studenti. I ragazzi evitano i classici per indirizzi che non prevedono il latino

Latino, vade retro. Della lingua di Cicerone nessuno ne vuole più sapere, del greco meno che meno. I dati delle iscrizioni alle superiori a Vicenza vedono indebolirsi il liceo classico e rafforzarsi lo scientifico delle scienze applicate dove del latino non c’è nemmeno l’ombra. Caduta anche se non rovinosa dei tecnici e impennata a sorpresa dei professionali.

I dati dell'ufficio scolastico provinciale

Dalle cifre fornite dall’Ufficio scolastico provinciale che sta elaborando per ogni singolo istituto cifre e percentuali emerge che i licei si mantengono sostanzialmente in quota passando dai 3.275 iscritti dello scorso anno ai 3.272 che siederanno sui banchi il prossimo settembre. Segno meno nei tecnici dove i 3.349 studenti dell’anno scolastico 2022/23 diventano 3.297 nel 2023/24 con una perdita di 52 alunni. I professionali alzano invece la testa e passano da 1.271 a 1.311 iscritti con un aumento di 40 unità. 

Il boom del liceo scientifico senza latino

«Nel Vicentino i licei tengono con un vero e proprio boom dello scientifico con l’opzione che elimina il latino e potenzia lo studio di informatica e scienze applicate (742 iscritti). Il liceo scientifico indirizzo tradizionale è scelto da ulteriori 406 studenti, mentre sono 162 alunni i ragazzi che hanno optato per il nuovo indirizzo sportivo - spiega la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Nicoletta Morbioli -al secondo posto nelle preferenze c’è il liceo delle scienze umane con 384 iscrizioni a cui se ne aggiungono 413 dell’opzione economico sociale. A seguire il liceo artistico, 456, e il liceo classico con soli 165 iscritti». 

Al "classico" solamente 66 iscrizioni

Al Pigafetta, unico classico della città, le iscrizioni quest’anno si sono fermate a 66 che equivalgono a tre prime tutt’altro che affollate, segno che il percorso non fa presa sugli adolescenti come rilevano i dati nazionali che vedono il 5,8% dei ragazzi scegliere il classico contro il 6,2% di un anno fa. In sofferenza nonostante il battage durante l’orientamento i tecnici. 
«A Vicenza le iscrizioni ai tecnici diminuiscono sensibilmente dal 42,41% dello scorso anno al 41,8% - prosegue la dirigente dell’Ust - nel settore economico la scelta principale è quella per l’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing” con 1.047 nuovi alunni. In quello tecnologico gli indirizzi più gettonati sono chimica, materiali e biotecnologie con 489 iscrizioni e Informatica e telecomunicazioni con 428 iscritti. A rimontare la china sono gli istituti professionali che salgono dal 16,09% di un anno fa al 16,6%. 

Gli indirizzi più ambiti nei professionali: sanità e assistenza sociale

«Nei professionali gli indirizzi più attrattivi sono Servizi per la sanità e l’assistenza sociale e Industria e artigianato per il Made in Italy, entrambi con 248 iscritti - prosegue Morbioli, precisando che - nel nostro territorio gli istituti che hanno visto un aumento di iscrizioni alla classe prima rispetto all’anno scolastico precedente sono l’ite Einaudi di Bassano con un aumento di 97 alunni, l’iis Masotto di Noventa (81),l’itgc Ceccato di Thiene (70) e il liceo sportivo Jacopo Da Ponte di Bassano (6). Nel panorama generale delle iscrizioni a colpire è la scarsa attrattiva per lo studio delle lingue classiche nei licei, anche se non in tutti gli istituti il bilancio è negativo.

Al Corradini di Thiene la sezione di liceo classico non viene scalfita, forse perché l’indirizzo è stato reso più ghiotto da laboratori di comunicazione in cui i ragazzi si esercitano nella scrittura creativa di gruppo, nell’analisi delle parole, nello storytelling». «È vero che mancano tecnici, ma il mondo del lavoro chiede anche persone pensanti, capaci di lavorare in team e con un approccio critico - spiega la dirigente del Corradini, Marina Maino - le competenze, specie quelle tecnico scientifiche che mutano velocemente, vengono dopo la formazione».

Per i ragazzi che escono dalle medie l’attrazione per informatica e laboratori è però fatale, come dimostra l’exploit delle scienze applicate. «È un indirizzo che attira chi è indeciso tra un tecnico e un liceo - spiega il dirigente del liceo scientifico Quadri, Paolo Jacolino - perché la formula coniuga teoria e pratica e mette in campo da subito materie come l’informatica, le scienze con 5 ore rispetto alle 3 del tradizionale, oltre a laboratori di robotica, automazione, chimica». Al Quadri le prime di scienze applicate a settembre saranno sei contro le tre dello scientifico tradizionale.

Anna Madron

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