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Dalle 19 di oggi

Sciopero dei benzinai, nel Vicentino stop per oltre 250 impianti. «Ci hanno delegittimato. Servono regole certe»

La protesta scatta alle 19 di oggi e prosegue fino a giovedì. «Il prezzo medio regionale confonde e le sanzioni vanno eliminate»

Distributori all’asciutto, automobilisti a rischio. I rubinetti delle pompe di benzina chiuderanno dalle 19 di oggi (martedì 24 gennaio) fino alla stessa ora di giovedì, salvo sorprese dell’ultimo minuto. Lo sciopero interesserà anche la rete degli oltre 250 impianti vicentini (nelle autostrade chiusura dalle 22 di oggi alla stessa ora di giovedì).

Nessun intesa tra gestori e governo

«Dopo gli incontri con il governo che non hanno portato a nulla di concreto sul fronte della modifica del decreto “trasparenza” e su quello di una riforma del settore, non c’era altro modo per far sentire la nostra voce – spiega Eugenio Volpato, presidente della Figisc-Confcommercio di Vicenza – Abbiamo subito una campagna di delegittimazione senza precedenti, sfociata in un provvedimento ingiusto e inutile e questo sciopero vuol far capire che è il momento di assumere iniziative reali ed efficaci mirate al recupero della piena legalità nel settore ed al ripristino di un sistema regolatorio certo, con l’obiettivo di adeguare l’efficienza e gli standard di servizio offerti agli automobilisti italiani. Già questo sarebbe garanzia di prezzi dei carburanti equi e stabilmente contenuti».

Lo sciopero è supportato dai grossisti. Il presidente dell’associazione provinciale grossisti prodotti petroliferi-assopetroli, Marco Frigo, aggiunge: «Condividiamo appieno le ragioni di questa mobilitazione - spiega - Il nostro auspicio è che la sollecitazione corale delle rappresentanze porti il governo a cambiare rotta e ad aprire un tavolo progettuale sul futuro di questo settore». 

Il nodo dell'obbligo di esporre il prezzo medio

Il primo nodo da sciogliere è l’obbligo di indicazione del prezzo medio regionale, previsto dal decreto “trasparenza”, che porterebbe a notevoli problemi agli impianti sia sul fronte dell’adeguamento della cartellonistica (che richiede una lunga procedura autorizzativa e ulteriori spese), sia su quello di una efficace comunicazione al consumatore. 
«Esiste già un “Osservatorio Carburanti” nazionale – riprende Volpato - dove il consumatore può consultare i prezzi praticati da tutti gli impianti e che può essere ulteriormente implementato e pubblicizzato senza oberare i distributori di altre incombenze e burocrazia. Perché non potenziare questo strumento online?». 

La richiesta di un confronto

I benzinai, però, chiedono anche l’avvio di un confronto che metta immediatamente in cantiere la riforma del settore, mirata a ripristinare corrette condizioni di mercato e concorrenza. «Su questo fronte c’è tanto da fare – conclude il presidente Volpato - Anche per fermare la concorrenza sleale innescata dai traffici illegali di carburanti mirati a eludere la tassazione con evidente ricaduta sui prezzi. Le forze dell’ordine stanno facendo un lavoro encomiabile di contrasto a queste situazioni, ma bisogna intervenire anche sulle regole per impedire il più possibile azioni che mettono fuori mercato gli operatori onesti».

Il problema delle sanzioni 

Il vicepresidente nazionale di Faib e guida della Federazione italiana benzinai di Vicenza, Flavio Convento, lascia uno spiraglio aperto ma rincara la dose: «Confermiamo lo sciopero da martedì sera (oggi, ndr) e fino a giovedì sera. Siamo molto preoccupati e per questo speriamo ancora in un’apertura dell’ultimo minuto. Non vogliamo più sentire parole». Le richieste sono sempre quelle: «Chiediamo l’eliminazione o la riduzione delle sanzioni. In più, l’esposizione del prezzo medio regionale creerebbe ulteriore confusione. Piuttosto utilizziamo Qr Code e App che mostri il prezzo regionale ma mettere un cartellone fuori che poi non risponde al prezzo vero è inutile. Infine, chiediamo l’apertura di un tavolo che affronti le problematiche della categoria. È l’unico sistema per combattere l’evasione fiscale».  

Karl Zilliken

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