Un giovane vicentino di 23 anni era stato arrestato un anno fa nell’ambito di una vasta indagine antidroga, che aveva portato in carcere una decina di persone. Ma lui non c’entrava: dai tabulati telefonici non emergevano contatti fra lui e gli altri indagati, e soprattutto non era lui quello filmato dagli inquirenti durante uno scambio di droga. Era un ragazzo che gli assomigliava, anche se non aveva la sua lunga barba, e abitava non lontano da casa sua. Fin da subito aveva reclamato; ma era rimasto una ventina di giorni in carcere. Poi era stato liberato e la sua posizione era stata archiviata. Ora chiede i danni per ingiusta detenzione.