VICENZA. Ruba un giubbetto in pelle ma lo danneggia rimuovendone l'etichetta e l'antitaccheggio. È stata denunciata per l'ennesima volta, per furto aggravato, Maria Brindusa, 30enne rumena, già conosciuta dalle forze dell'ordine e protagonista di diversi episodi criminosi in città.
La sezione anticrimine della polizia di stato è intervenuta ieri verso le 13 da Coin, in piazza Castello, dove la trentenne era stata fermata dai responsabili del negozio. Poco prima, infatti, la donna era entrata in un camerino da cui era uscita con una felpa in mano, che aveva riposto su uno scaffale.
Brindusa, è stata riconosciuta da una commessa di Coin, che aveva assistito alla scena. La dipendente del negozio, quindi, si è recata nel camerino dove a terra ha trovato l'antitaccheggio e un'etichetta strappata.
Prontamente avvertita la store manager di Coin, alcuni responsabili hanno bloccato la donna che si stava dirigendo verso l'uscita, rinvenendo nel suo zaino un giubbino in pelle del valore di 70 euro, appena trafugato, al quale era stato rimosso l'antitaccheggio e l'etichetta, provocando un danno al capo d'abbigliamento.
La trentenne ha chiesto di poter chiamare al telefono un amico, un vicentino, che si è reso disponibile a pagare i 70 euro di valore del giubbino trafugato.
Brindusa, domiciliata a Vicenza, già sottoposta ad obbligo di firma, è comunque stata denunciata per furto aggravato e, nei suoi confronti, è scattata una segnalazione al giudice tutelare.