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Festa degli innamorati

Rose a S. Valentino?
Sì per quattro
vicentini su dieci

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Rose a San Valentino? Sì per 4 vicentini su 10
Rose a San Valentino? Sì per 4 vicentini su 10
Rose a San Valentino? Sì per 4 vicentini su 10
Rose a San Valentino? Sì per 4 vicentini su 10

Quattro vicentini su dieci regalano un mazzo di rose rosse o altri fiori, che si confermano l’omaggio preferito per San Valentino. È quanto emerge dall’indagine online condotta da Coldiretti sugli innamorati che hanno deciso di festeggiare il giorno della passione con un dono. Se l’omaggio floreale è quello più gettonato, a seguire si collocano cioccolatini (30%), vestiti, abbigliamento o accessori (25%) e gioielli o altri oggetti di valore (8%).


L’omaggio floreale si conferma simbolo della festa degli innamorati, ma occorre conoscerne il linguaggio. Il mazzo di rose, infatti, deve essere sempre composto in numero dispari di fiori, che nei loro colori possono comunicare sensazioni differenti. Se le rose rosse significano passione ardente, quelle bianche testimoniano l’amore puro e spirituale, mentre il color corallo rivela il desiderio. La rosa muschiata significa bellezza capricciosa, il color pesca palesa un amore segreto, l’arancio esprime fascino, il rosa amicizia, affetto e gratitudine.

Particolare attenzione va prestata alla rosa di colore giallo, che oltre a simboleggiare un amore disperato e geloso, potrebbe comunicare tradimento o amore in declino.

 

«Post ed auguri virtuali funzionano, ma la vecchia rosa rossa non tramonta mai. E per un buon acquisto – spiega il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola – è meglio scegliere i fiori italiani che sono senza dubbio i più profumati, perché non devono affrontare lunghi viaggi, come avviene per quelli stranieri, che arrivano meno freschi alla meta, e perché molti produttori nazionali selezionano varietà che regalano profumi più intensi e caratteristici. Acquistare fiori italiani significa anche contribuire alla valorizzazione del territorio ed alla salvaguardia dell’ambiente, sostenendo al tempo stesso un settore importante».


Chi riceve dei fiori in dono e li vuole fare durare il più a lungo possibile una volta a casa è opportuno accorciare il gambo di 3-4 centimetri nella parte finale dello stelo, non con le forbici ma con un coltello affilato e con un taglio netto e obliquo. I fiori vanno quindi immersi in acqua fresca e pulita, con il piccolo trucco di sciogliervi un’aspirina o 3-4 gocce di candeggina per litro d’acqua al fine di impedire la formazione di batteri che ostruirebbero i canali per portare l’acqua al fiore. L’acqua va cambiata una volta al giorno e occorre evitare l’esposizione a luce diretta, le correnti d’aria sia calda sia fredda e le fonti di calore.
 

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