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Vicenza

Candele accese e lacrime per ricordare Roberto

Genitori, amici e parenti insieme dopo la tragedia: lo studente 16enne è precipitato dalla finestra mentre era a casa della nonna per una festa. Domani i funerali

Perché? Con questa domanda nella mente i genitori, i parenti, i compagni di classe, gli amici di Roberto si sono ritrovati ieri sera nella chiesa di S. Antonio ai Ferrovieri. La morte del liceale di 16 anni, caduto martedì sera da una finestra di un appartamento di via Adenauer, a Vicenza, ha lasciato sbigottita una comunità intera.  I funerali del giovane si terranno domani mattina (mercoledì 29 marzo) alle 10.45, nella stessa chiesa di S. Antonio ai Ferrovieri. Stabilire cosa sia successo quel giorno, durante i festeggiamenti del compleanno della nonna del ragazzo, è un compito che spetta agli inquirenti che si stanno occupando del caso. Dopo i sopralluoghi e le analisi sul cellulare del giovane si spera di ottenere una risposta a cosa sia avvenuto quella maledetta sera. Difficile comunque che qualsiasi risposta arrivi dalle indagini possa dare sollievo a chi gli ha voluto bene.

Una foto di Roberto sull'altare

Ma ieri sera, nella chiesa dei Ferrovieri, era il momento della preghiera e del dolore. I genitori e famigliari di Roberto hanno ricevuto l’abbraccio del parrocchiani ma anche degli amici e dei compagni di classe che lo hanno ricordato in alcuni toccanti messaggi.
La sua foto era sull’altare, il volto sorridente; poco dietro la foto, una lampada spenta, a simboleggiare il buio che il dolore ha portato nelle anime di chi gli voleva bene.

Una luce per Roberto

Durante la veglia di preghiera, però, la lampada è stata accesa con una fiamma che rappresentava la fiducia della comunità nella vita eterna e nel futuro. Non sarà semplice per i genitori di Roberto vedere ogni giorno quella tavola con un piatto in meno apparecchiato, quei vestiti nell’armadio, le scarpe, il divano con un posto in più.
Per i compagni di classe quel banco vuoto nell’aula di scuola sarà un dolore quotidiano, quei messaggi memorizzati nel telefonino, quelle foto, quegli audio, quei video che oggi i ragazzini si scambiano e che conservano momenti gioiosi e scherzosi come non è mai accaduto ad alcuna generazione precedente. Elaborare il lutto per chi è così giovane rappresenta davvero una piccola impresa personale. 

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Il ricordo degli amici

Un compagno di catechismo ricordava come solo due anni fa avevano fatto la cresima insieme, ricordava la sua indole timida nonostante un carattere forte all’apparenza. Richiamava i ricordi e i momenti belli passati con lui.
Certo col tempo il dolore diventerà malinconia a pensare alla vita condivisa con lui, ma ieri ila sofferenza era ancora troppo recente, troppo forte e durante la cerimonia non sono mancate le lacrime per una tragedia che a quell’età è inaspettata e inspiegabile. Altri due ragazzi, saliti sull’altare per leggere un messaggio congiunto all’amico, con voce spezzata dalla commozione, hanno anche lanciato un messaggio di speranza: che Roberto ora stia bene in un altro luogo.
Mentre il coro parrocchiale cantava accompagnato dalla chitarra e dal flauto traverso, amici e compagni di classe si sono avvicinati all’altare, attingendo il fuoco dalla lampada dietro all’immagine di Roberto. I lumini sono stati consegnati ai genitori e ai parenti più stretti del giovane.
Poi altre luci sono state accese e consegnate a caso alle tante persone intervenute con la promessa di tenerle accese tutta la notte. Chi avesse visto una finestra illuminata da un cero ieri notte, ora sa che in quella casa c’era una persona che stava rivolgendo una preghiera al cielo per lo sfortunato ragazzo, strappato alla vita troppo presto.

 

Federico Ballardin

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