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Vicenza

Riconoscere le truffe. Arriva un vademecum della Polizia distribuito nei supermercati

La presentazione Giovanni Taliana di Aspiag e il questore Paolo Sartori
La presentazione Giovanni Taliana di Aspiag e il questore Paolo Sartori
La presentazione Giovanni Taliana di Aspiag e il questore Paolo Sartori
La presentazione Giovanni Taliana di Aspiag e il questore Paolo Sartori

L'obiettivo della questura di Vicenza guidata da Paolo Sartori e di Aspiag service, che detiene il marchio Despar per il Triveneto, è chiaro: raggiungere gli anziani. La volontà è arrivare alla popolazione più debole per informarla e combattere le tante truffe da cui è minacciata ogni giorno. La campagna "Truffe: impariamo a riconoscere il problema per agire in sicurezza" ha raggiunto anche il Vicentino ed è stata presentata ieri in questura. In cosa consiste la collaborazione tra gli agenti della polizia di Stato e il marchio della grande distribuzione. In prima battuta, a partire da oggi sarà avviata in tutta la provincia una campagna porta a porta per far arrivare direttamente il messaggio nelle case dei cittadini. Si tratta della distribuzione di un opuscolo informativo dettagliato che spiega come può agire un truffatore e cosa fare per difendersi.

Un malintenzionato può agire "dal vivo", fingendosi un tecnico arrivato per una riparazione, richiedere il pagamento per il ritiro di un pacco postale ma anche osservare la vittima durante il prelievo a uno sportello bancomat; ma può anche muoversi sulla rete, al telefono e online, fingendosi un operatore di call center o un venditore che propone metodi di pagamento non sicuri o, ancora, attraverso mail di phishing per ottenere preziosi dati personali. Per entrambe le casistiche, l'opuscolo stilato da Aspiag con gli esperti della polizia dà anche delle linee guida su come agire che partono dalla verifica dell'identità della persona con cui si sta interagendo fino a evitare di rispondere a mail sospette e di bloccare subito le carte di credito o bancomat e di modificare tutte le password se si ha il sospetto di essere caduti in trappola.

Oltre a questo opuscolo, in cui si trovano anche i numeri utili e una spiegazione del servizio "Youpol", la collaborazione proseguirà nelle prossime settimane con l'organizzazione di una o più giornate in cui le pattuglie davanti ai market potranno entrare direttamente in contatto con gli anziani e sensibilizzare ulteriormente sulla situazione.

Non c'è una stagione particolare per le truffe ma il questore Sartori ha spiegato: «Si tratta perlopiù di episodi periodici con vere e proprie bande di esperti che battono a tappeto il territorio. È una di quelle iniziative che rendono ancora più efficaci le campagne preventive per reati che destano un grave allarme sociale. Questo è un fenomeno delinquenziale odioso proprio perché chi lo pone in essere approfitta dello stato di debolezza delle persone e del fatto che non sono in grado di difendersi, non avendo gli strumenti per farlo. Poter avvicinare queste persone attraverso i punti vendita è molto importante. Lo scopo di questo depliant è cercare di fra capire alle potenziali vittime la gravità di questi comportamenti e cosa possono fare dei piccoli e semplici accorgimenti per evitare di essere presi di mira da queste organizzazioni criminali, perché di questo si tratta, che agiscono in maniera molto flessibile sul territorio mettendo in atto campagne criminali e battendo palmo a palmo una zona geografica. Abbiamo notato molto spesso che questa tipologia di reati viene compiuta in un determinato periodo ristretto. Questa collaborazione è importante perché le potenziali vittime sono difficili da intercettare».

Giovanni Taliana, direttore regionale di Aspiag service per il Veneto, ha aggiunto: «È il nostro terzo progetto con le sette questure del Veneto. Eravamo partiti con la violenza di genere; poi abbiamo affrontato il bullismo e ora le truffe agli anziani. Dopo due anni di pandemia i punti vendita hanno cambiato veste e sono diventati anche un punto di informazione. Da quando eravamo rimasti gli unici aperti, la situazione non è cambiata. Il nostro compito è anche quello di veicolare sempre più questo tipo di informazioni».

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