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Vicenza

Rende impossibile la vita ai vicini: condannato a risarcire 20mila euro

L’imputato gettava dell’immondizia contro l’auto delle vittime, imbrattandola o rigandola
L’imputato gettava dell’immondizia contro l’auto delle vittime, imbrattandola o rigandola
L’imputato gettava dell’immondizia contro l’auto delle vittime, imbrattandola o rigandola
L’imputato gettava dell’immondizia contro l’auto delle vittime, imbrattandola o rigandola

Lo stalking di condominio gli costa carissimo. Il giudice Molinaro, dopo un articolato dibattimento, ha condannato ad un anno e mezzo di reclusione Gaetano Matarazzo, 76 anni, residente in città. L’imputato, difeso dall’avv. Mario Allegra, ha goduto della sospensione condizionale della pena ma dovrà risarcire le vittime, una coppia di vicini di casa che si erano costituiti parti civili con l’avv. Stefano Peron, intanto con 20 mila euro di provvisionale, oltre a 4.800 euro di spese legali. I danni complessivi saranno quantificati in un secondo momento dal tribunale civile.

Quello che era stato ricostruito dalla procura era il classico caso di lite condominiale sfociata in una serie di atteggiamenti persecutori. Per oltre un anno il poliziotto in pensione infatti aveva reso la vita impossibile ai vicini, con i quali c’era stato in passato una discussione per il pagamento di alcune spese.

I fatti contestati all’imputato erano avvenuti in città - i protagonisti abitano nella zona dello stadio - dal 2014 in avanti. Matarazzo e la coppia, formata da Claudio e Rosanna, vive in una palazzina, i cui conti erano sempre stati amministrati dall’imputato. Ma i coniugi avevano fatto causa per un’infiltrazione dal tetto e da quel momento, secondo l’accusa, era entrata nel mirino dell’ex poliziotto. Da quanto contestato, «per diatribe correlate alla gestione delle spese condominiali molestava e minacciava Claudio e Rosanna», con cadenza quotidiana o anche più volte nel corso della stessa giornata. 

Come? In particolare, Matarazzo aveva preso di mira le vetture della coppia, rigandole con un oggetto appuntito. La scena si era ripetuta in numerose occasioni, tanto che le vittime, d’intesa con i carabinieri, lo avevano filmato con delle telecamere per essere certi di chi fosse il responsabile di quelle azioni. Ma quelle macchine erano state imbrattate anche con sputi e con spazzatura, che veniva gettata contro il mezzo, per sporcarlo. Nella cassetta della posta, invece, l’imputato aveva infilato lettere minatorie e volantini. 
Ogni volta che incontrava Claudio o Rosanna, poi aveva detto loro «vi roviniamo», minacciandoli anche, con la mano, del taglio della gola. I vicini, per questa ragione, avevano vissuto lunghi mesi da incubo, costretti a cambiare le loro abitudini e a vivere nell’ansia continua, tanto che lei era stata costretta a farsi seguire da un medico esperto, spaventata dal fatto di essere aggredita dal pensionato. Anche per questo era stato sollecitato un robusto risarcimento dei danni.

Matarazzo si è sempre difeso con forza dalle accuse professando la sua innocenza. In aula, però, sono sfilati diversi testimoni che hanno convinto il giudice della correttezza delle accuse tanto che al termine è scattata la condanna. 

Diego Neri

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