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Vicenza

Regionali, Meloni
«Esito potrà
condizionare governo»

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Giorgia Meloni a Vicenza (Colorfoto)
Giorgia Meloni a Vicenza (Colorfoto)
Giorgia Meloni a Vicenza (Colorfoto)
Giorgia Meloni a Vicenza (Colorfoto)

«L’esito del voto amministrativo potrà condizionare il Governo? Io penso proprio di sì». Lo ha affermato a Vicenza stasera Giorgia Meloni. «Noi abbiamo un Governo - ha proseguito Meloni, a margine di un incontro elettorale di Fdi - con esponenti che non sono così interessati a quello che la gente pensa, ma ciò non toglie che a queste elezioni regionali votano milioni di italiani e sono elezioni importanti. Quello che sappiamo oggi è che i due governatori uscenti del centrodestra, Luca Zaia in Veneto e Giovanni Toti in Liguria, verranno certamente riconfermati, facendo i debiti scongiuri. I quattro governatori in bilico sono i quattro uscenti del centrosinistra, e quello tra tutti che starebbe meglio è Vincenzo De Luca, quello che passa la sua giornata ad insultare il Pd», ha concluso.

«In questo momento l’Italia ha bisogno di proposte coraggiose, che non si potranno mai fare con le ’pastettè dei governi fatti in laboratorio».  «Noi siamo convinti - ha aggiunto Meloni - che in Italia vada modificata quella mentalità secondo la quale lo Stato fa di tutto per far chiudere chi guadagna un reddito con il sudore della sua fronte, dimostrando quello che vale, per poi magari dare un reddito a chi resta a casa senza fare nulla. Negli ultimi tempi siamo stati impegnati in diverse battaglie, come ad esempio quelle contro il Reddito di cittadinanza e contro la fatturazione elettronica. Anche le tante proposte che abbiamo fatto a sostegno delle imprese durante il periodo Covid sono state il nostro principale impegno», ha concluso.

 

«Sono molto preoccupata, sia da politica che da madre, per la situazione delle scuole in Italia». «In questo momento - ha aggiunto - la scuola è la punta di una politica che dimostra di essere totalmente incompetente, e purtroppo questa incompetenza la pagano i nostri figli. Comprendo il disorientamento di milioni di famiglie e di cittadini e credo sia vergognoso il ritardo e la presunzione con la quale il Governo si è mosso». «Considerato che le scuole in tutta Europa - ha osservato Meloni - hanno aperto alla fine del precedente anno scolastico, diciamo che, se proprio non hai idea che cosa fare, guarda cosa hanno fatto nelle altre nazioni e copia. Il confronto con le regioni, che pure avevano proposte interessanti, è stato avviato quattro giorni fa. Anche noi dell’opposizione avevamo una serie di proposte, come utilizzare
gli spazi con le tensostrutture o utilizzare il privato, sia per la scuola che per i trasporti». «Nessuno - ha concluso - è stato interpellato da un ministro così concentrato a spendere centinaia di milioni di euro per i banchi roteanti da non avere altro da fare e da dire».

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