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Il test a Vicenza

Quaranta minuti
per aggirare
il centro città

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Quarantuno minuti per completare un anello di 10 km
Quarantuno minuti per completare un anello di 10 km
Quarantuno minuti per completare un anello di 10 km
Quarantuno minuti per completare un anello di 10 km

Da viale Milano a viale Milano, solo andata. La previsione era quella di infilarsi nel traffico frenetico delle 7.30 per percorrere la "circonvallazione interna", quella che per intendersi tocca anche arterie quali viale Margherita, via Legione Gallieno e viale D'Alviano. Una previsione che ha dovuto fare i conti con qualche minuto di ritardo per i rallentamenti che sono stati trovati già prima, tra viale Verona, viale San Lazzaro e viale Ss. Felice e Fortunato.

 

SEMAFORO VERDE. E, quindi, via al cronometro alle 7.40. Imboccata la rotonda tra viale S. Lazzaro e viale Milano, nonostante le aspettative di "piantarsi" in coda immediatamente, viale Milano è imboccato e percorso in un attimo. 

Anche se la coda è inevitabile poco dopo, avvicinandosi alla rotatoria tra i viali Milano e Roma. In quel punto e a quell'ora, però, è quasi inevitabile tra autobus che transitano dalla stazione Svt, che fermano a bordo strada, studenti che scendono e sciamano verso le scuole, automobilisti che fanno i furbetti e tentano di utilizzare le corsie preferenziali riservate ai pullman ma che, dopo essere stati bloccati dai mezzi, cercano di immettersi nuovamente nella corsia "giusta".

Quindi, dopo qualche nervo teso, si riparte lungo viale Venezia per arrivare in viale Risorgimento nazionale, dove la situazione è piuttosto ferma. Tutto sommato, fino a qui il semaforo si può considerare verde. Tempo di percorrenza circa cinque minuti, forse qualcosa di più.

 

SEMAFORO GIALLO. A questo punto si entra in un traffico diverso, più intenso ma anche relativamente scorrevole che, di certo, non è agevolato dalla chiusura per lavori di viale Margherita. Se, da un lato, le deviazioni proposte sono piuttosto chiare, dall'altro non tutti sanno che viale Margherita sia del tutto chiuso e si buttano a sinistra, salvo poi dover fare un rapido giro per rientrare su viale Risorgimento, rallentando sia chi da Margherita viaggia verso Risorgimento, sia chi sta già transitando su quest'ultimo.

 

In ogni caso, si aggira Borgo Berga piuttosto agilmente e, seguendo i cartelli gialli che passano in via Oliva, via dello Stadio e via Bassano, si arriva in viale Trissino, in via Arzignano per ributtarsi nel tratto aperto di viale Margherita. Da lì, agile viale Rodolfi che, incredibilmente, è per lunghissimi tratti sgombro. Quindi, un complessivo semaforo arancione prima di arrivare in via Fratelli Bandiera. E qui, il colore cambia di nuovo.

 

SEMAFORO ROSSO. Non c'è altro colore per definire il tratto "conclusivo" della circonvallazione, quello che da via Fratelli Bandiera riporta verso viale Milano. Sono poco meno di 2,5 chilometri, quindi circa un quarto del percorso totale, che però occupa la metà del tempo: 20 minuti su 41 totali. E non c'è un tratto che si possa definire scorrevole se non quello finale che da viale Mazzini, superata la questura, arriva alla rotatoria. Prima, è un'odissea. Un viaggio lunghissimo, in relazione al chilometraggio che gli automobilisti vicentini vivono con relativa tranquillità: non c'è un clacson di troppo. Basta saper come occupare il tempo tra uno stop e una ripartenza.

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