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L'operazione GdF

Presidente cooperativa con reddito di cittadinanza. Scoperti altri 11 illeciti e recuperati 123mila euro

Individuati 12 casi di illecita riscossione del reddito di cittadinanza
Individuati 12 casi di illecita riscossione del reddito di cittadinanza
Vicenza, operazione GdF

Pensione e reddito di cittadinanza percepiti senza averne titolo: le Fiamme gialle beriche recuperano crediti per circa 123 mila euro, individuando 12 casi di illecita riscossione del reddito di cittadinanza ed di una pensione e proponendo, in seguito all’Inps, il blocco di queste posizioni ed il recupero delle somme erogate per un totale pari a 122.400 euro.  

Tra i 12 casi, è stato accertato che una cittadina aveva beneficiato del “reddito di cittadinanza”, pur essendo stata legale rappresentante e, successivamente, presidente del Consiglio di amministrazione di una Società cooperativa operante nel comparto della logistica. Dall’ esame delle movimentazioni bancarie societarie è emerso che la beneficiaria, almeno da gennaio 2018, avesse avuto la sicura disponibilità di denaro contante per oltre 220mila euro. A carico della donna è scattato il sequestro preventivo finalizzato alla confisca 10.434 euro, pari al contributo illecitamente percepito per le annualità 2019/2020.

In un secondo caso, è emerso che il cittadino aveva prontamente rescisso, dopo soli due giorni dalla data di registrazione, il contratto di locazione dell’immobile inserito nella domanda di richiesta del beneficio del “reddito di cittadinanza”, conseguendo indebitamente per le annualità 2019/2020 una somma pari a 20.647 euro. 

Altri cittadini, al momento della presentazione delle dichiarazioni Sostitutive Uniche per il calcolo dell’Isee all’Inps, hanno omesso le comunicazioni del possesso di un motoveicoli con cilindrata superiore a 250 cc,  di un autoveicolo di cilindrata superiore a 1600 percependo rispettivamente contributi per il 2019 e il 2020 per 14.752 euro e per 20.650 euro. 

Nel caso di un'altra cittadina è invece stato appurato dai finanzieri l’attestazione del nucleo familiare del tutto difforme da quella effettiva, tenuto conto che la richiedente aveva omesso di indicare nel nucleo familiare convivente i due nonni, entrambi percettori di reddito di pensione, oltre che il suo reddito dovuto a trattamento di fine rapporto, così percependo erogazioni indebite per 7.260 euro. 

I controlli dei finanzieri hanno, infine, consentito di appurare che un cittadino beneficiario aveva perso i requisiti previsti a seguito della recente cancellazione dalle liste anagrafiche del comune di residenza per sopraggiunta irreperibilità. 

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