<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza

Polizia locale, bufera sul turno di notte. «Non siamo merce da campagna elettorale»

«Irrispettoso», «indignazione», «propaganda», «contrarietà». Se le parole hanno un peso, l’impressione è che la decisione di estendere l’orario del terzo turno della polizia locale, nelle notti del venerdì e del sabato, non avrà vita facile. A meno di 24 ore dall’annuncio del sindaco Francesco Rucco che, accompagnato dal comandante Massimo Parolin e dal consigliere delegato ai progetti per la sicurezza Nicolò Naclerio, mercoledì ha dato il via all’iter per il prolungamento del servizio degli agenti fino alle tre di notte nei fine settimana, i sindacati si dicono contrari. Ai modi e al merito della proposta, pur con varie sfumature. Una levata di scudi che oscilla dal disappunto per le tempistiche scelte dall’amministrazione che «ha dato notizia alla stampa prima che a noi e ai lavoratori», alle perplessità sulla reale esigenza di ampliare il servizio e sulle modalità con cui questo dovrà essere svolto, considerando anche i numeri del personale.

Ad aprire le danze è la Fp Cgil che oltre a constatare «che l’amministrazione ha diffuso la notizia a mezzo stampa ben prima che il confronto con Rsu e sindacati sia stato attivato», mette a verbale: «L’idea non è condivisibile per le importanti carenze di organico presenti al comando. Carenze che il prossimo arrivo di 5 nuovi agenti non risolvono integralmente e che sono difficilmente sanabili, visti i vincoli di legge alle assunzioni». Parole della segretaria provinciale Giulia Miglioranza, che punta il dito sull’età media degli agenti impegnati nei servizi esterni («oltre la metà ha più di 50 anni»), spiegando poi che «prevedere attività di ordine pubblico la notte rischia di depauperare i servizi diurni». Il Comune ha convocato i sindacati a un primo incontro il 29 aprile (il 5 maggio il secondo sulle body cam). «Comunicheremo gli esiti del confronto ai lavoratori - annuncia Miglioranza - e valuteremo le azioni conseguenti, tra cui la mobilitazione». Sulla stessa linea d’onda la Cisl Fp, che con la segretaria provinciale Elena Tonelli non concede sconti al Comune né per la comunicazione «tardiva», né per i suoi contenuti. «Prima di fare scelte di questo tipo, bisogna capire quali sono le motivazioni e quanto personale serve. Tutto questo non è stato spiegato ai sindacati». «Vari gli aspetti da analizzare, tra i quali le attività che gli agenti in servizio fino alle tre di notte sarebbero chiamati a svolgere», prosegue Tonelli che conclude con una stoccata: «Quella dell’amministrazione sembra una proposta di propaganda».

Un’accusa rivolta anche da Csa, Ugl e Cub pubblico impiego in una nota congiunta firmata da Giancarlo Chemello, Enrico Battistel e Maria Teresa Turetta: «Non accetteremo che i diritti dei lavoratori del Comune siano merce di scambio per la prossima campagna elettorale». Le tre sigle prima manifestano la loro «indignazione per le modalità con cui il Comune ha reso noto il progetto», parlando di «atteggiamento irrispettoso dei ruoli», poi vanno dritte al sodo per dire no «all’ipotesi, considerata la grave carenza d’organico, l’età media elevata degli operatori e le devastanti ricadute che il prolungamento dell’orario avrà sui turni giornalieri e pomeridiani». Un tasto, questo, che preme anche Carola Paggin della Uil Fpl: «Il servizio partirebbe nel periodo estivo in concomitanza con le ferie dei lavoratori, che sono essenziali anche per il recupero psicofisico. Un turno fino alle tre di notte sarebbe molto pesante, considerando l’età media degli agenti. La vedo una soluzione difficile, sulla pelle del personale».  

Laura Pilastro

Suggerimenti