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Vicenza

Piano anti-smog: limiti a traffico e stufe ma “salvi” i diesel Euro 4

La rivoluzione arriva di venerdì. Scattano tra meno di tre giorni le limitazioni del piano anti-smog e polveri sottili che resteranno in vigore fino alla fine di aprile. Anche con le ordinanze base che saranno pubblicate da ogni Comune, quelle in vigore con la situazione sotto controllo per capirsi, molte auto dovranno restare in garage; si dovrà prestare attenzione a caldaie, stufe e termostato e si dovrà dire addio ai “roghi della stria” che a gennaio punteggiano la provincia: è vietato bruciare ramaglie anche se viaggiano a bordo di una scopa. Ancora peggio se i bollettini Arpav indicheranno aria da bollino arancione e rosso: a quel punto la mannaia cadrà anche sui mezzi diesel Euro 5. Fino al 31 dicembre (in corrispondenza dell’emergenza covid) la Regione ha deciso di non applicare la misura che prevedrebbe, anche con le polveri sottili sotto controllo, di lasciare in garage le auto Euro 4 diesel. Ieri con un meeting telematico oltre 70 tra amministratori e tecnici di tutta la provincia si sono ritrovati per il tavolo tecnico di zona, coordinato dal consigliere provinciale delegato all’ambiente Matteo Macilotti. 

Automobili Le misure che entreranno in vigore tra meno di 72 ore variano, e molto, a seconda di quanto popoloso sia il Comune di residenza e se questo rientri nel cosiddetto agglomerato del capoluogo. Le misure più restrittive riguardano i tre Comuni della provincia con più di 30 mila abitanti, Vicenza, Schio e Bassano, ma anche Altavilla, Arzignano, Bolzano Vicentino, Brendola, Caldogno, Chiampo, Costabissara, Creazzo, Dueville, Longare, Lonigo, Montebello, Montecchio, Monteviale, Monticello, Montorso, Quinto, Sarego, Sovizzo, Torri e Zermeghedo. Per questi Comuni, da ottobre al 31 dicembre, tra le 8.30 e le 18.30 dal lunedì al venerdì (esclusi anche i festivi infrasettimanali) in zona verde saranno vietati i transiti dei veicoli a benzina Euro1, diesel fino a Euro 3 e ciclomotori Euro 0. Da gennaio, se lo stato di emergenza covid non dovesse essere rinnovato, rientreranno nel blocco anche i diesel Euro 4. E se per i Comuni con meno di 10 mila abitanti non ci sarà alcun divieto di circolazione in fascia verde, per quelli tra i 10 mila e i 30 mila le limitazioni saranno più blande rispetto a quelli più popolosi: resteranno a casa solo le auto a benzina Euro 1 e quelle a Diesel Euro 2. Deroghe specifiche dovranno essere fissate da ogni amministrazione. 

Gli altri divieti Guardando soprattutto verso le colline, in special modo nei fine settimana, si possono osservare spesso colonnine di fumo e fuocherelli accesi. Sono gli hobbisti del giardinaggio che bruciano i residui del loro lavoro. Fino a tutto aprile sarà rigorosamente vietato. In tutto il Veneto, tranne nella zona “alpi e prealpi”, sarà in vigore il divieto di combustione di biomasse per stufe inferiori alle 3 stelle in allerta verde e alle 4 stelle in condizioni di allerta superiore a verde, in presenza di sistemi di riscaldamento alternativi. In situazioni di allerta superiore al verde, è previsto ovunque (no in zona Alpi e prealpi) l’abbassamento di un grado in abitazioni e edifici pubblici in condizioni
Incentivi e novità L’Arpav ha comunicato che il bollettino sulla qualità dell’aria sarà pubblicato tre volte alla settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) e sarà valido dal giorno successivo alla pubblicazione. Per essere più preciso e efficace rispetto al passato, non terrà solo conto dei valori rilevati, ma anche delle previsioni meteo che influiscono pesantemente sulla presenza del Pm10 nell’aria. La provincia ha anche ribadito come sia stato stanziato un fondo da 200 mila euro per la redazione o il rinnovamento dei Piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc) dei Comuni provinciali che aderiscono al patto dei sindaci per la qualità dell'aria. 

Karl Zilliken

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