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Vicenza

Perde la gatta a Parigi e la ritrova dopo 5 anni. «Mi ha riconosciuto»

Il vicentino Mattia Farronato ha ritrovato la sua gatta Cleopatra (Foto Matteo Marcolin)
Il vicentino Mattia Farronato ha ritrovato la sua gatta Cleopatra (Foto Matteo Marcolin)
Il vicentino Mattia Farronato ha ritrovato la sua gatta Cleopatra (Foto Matteo Marcolin)
Il vicentino Mattia Farronato ha ritrovato la sua gatta Cleopatra (Foto Matteo Marcolin)

L'ha cercata per settimane. La gatta Cleopatra era dispersa, sparita nel nulla, in uno dei sobborghi di Parigi, non distante dalla biblioteca nazionale "Francois Mitterand". Trovare l' animale era come recuperare un ago in un pagliaio. Una missione impossibile. Nelle scorse settimane la sorpresa: è stata ritrovata e ha fatto ritorno a casa, in Italia. Dopo cinque anni. Sì, avete letto bene, dopo cinque anni cinque.

L'incredibile storia a lieto fine ha inizio nel 2017. Mattia Farronato, vicentino, vince un dottorato di ricerca alla Sorbona di Parigi. Si trasferisce nella capitale francese e, dopo poco, porta con sé Cleopatra, una gatta randagia adottata poco prima. «Era abituata a vivere all'esterno - spiega - e non sopportava di rimanere tutto il giorno all'interno dell'appartamento. Così avevo trovato un compromesso: la lasciavo uscire in quartiere per qualche ora alla sera». Tutto bene finché in un giorno d'estate, durante un temporale, Cleopatra non ha più fatto rientro a casa. Farronato la cerca dappertutto. Tappezza il quartiere con manifesti e per giorni esce anche di notte chiamando il nome dell'animale. Contatta gli abitanti e vicini di casa, nella speranza di ottenere qualche riscontro. Niente da fare. Passano le settimane e i mesi e Farronato, pur con rammarico, ci mette una pietra sopra. «Ero dispiaciuto - racconta - ma avevo fatto tutto il possibile per rintracciarla purtroppo senza esito».

Così prosegue la sua vita da ricercatore in scienze dei materiali. Alla fine del 2018, ultimato il percorso alla Sorbona, rientra in Italia e successivamente si trasferisce a Mestre. «Con il passare degli anni mi ero dimenticato di questa vicenda - spiega - finché a giugno di quest'anno arriva la sorpresa. Tramite il social network dedicato al mondo dei professionisti Linkedin sono stato contattato da un volontario della fondazione "Brigitte Bardot", l'Enpa francese. Mi ha chiesto se ero proprietario dell'animale. Sono risaliti a me tramite il microchip identificativo che però era collegato al mio numero di telefono francese ormai dismesso e all'indirizzo della mia abitazione di Parigi, ove non risiedo da anni. Sono stati tenaci e alla fine mi hanno rintracciato. Hanno preteso che fossi io ad andare a riprendere il gatto. Così, all'andata, ho preso un aereo. Appena mi ha visto mi è salita sulle spalle; poi, per il ritorno, abbiamo viaggiato in treno».

Ma cosa è successo a Cleopatra in questi cinque anni? È davvero difficile ricostruirlo. Ciò che pare certo è che l'ultimo pezzo della storia della gattina è degna del un capitolo di un romanzo d'avventura. «La gatta è stata ritrovata in un appartamento vicino a quello in cui abitavo io. Il proprietario si era chiuso fuori e, per qualche giorno, ha lasciato l'animale all'interno. I vicini hanno allertato le forze dell'ordine segnalando che c'era un animale solo e senza cibo. La polizia ha forzato la porta e recuperato la gatta. È stato chiamato un veterinario per verificarne le condizioni: ha scoperto che l'uomo che deteneva Cleopatra non era il suo proprietario».

Secondo Farronato, che ora, messo brillantemente alle spalle il percorso di formazione, è rientrato in Italia ed è diventato consulente in proprietà intellettuale, non sarebbe comunque stata maltrattata: «Ha un pelo bellissimo ed è rimasta affettuosa, proprio come quando è scappata».

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