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Vicenza

Parcheggi introvabili nel cuore della città: 8 su 10 sono occupati

Trovare parcheggi nel cuore della città di Vicenza è un’impresa difficile
Trovare parcheggi nel cuore della città di Vicenza è un’impresa difficile
Trovare parcheggi nel cuore della città di Vicenza è un’impresa difficile
Trovare parcheggi nel cuore della città di Vicenza è un’impresa difficile

Non è un compito semplice. Trovare un parcheggio libero in città - in particolare nel cuore della città - è quasi come cercare un ago in un pagliaio. Occorre pazienza, costanza e soprattutto benzina, visto e considerato che spesso è necessario girare diversi minuti in un lungo e in largo per trovare un posteggio libero. D’altronde, i dati che sono stati elaborati dai professionisti di Tps, Systemica e studio Tombolan nell’ambito del Pums parlano chiaro: se si considera la fascia oraria del mattino gli stalli raggiungono un livello di saturazione che va da un minimo del 60 per cento e arriva a superare l’80 per cento. Segno che c’è fame di sosta e che non sempre offerta e domanda collimano. 

La panoramica. Si parte dai numeri. Secondo le rilevazioni sono 11.583 i parcheggi presenti in città; il numero, come si può vedere dalla mappa, non tiene in considerazione tutto il territorio del capoluogo ma solamente la zona più centrale che comprende il centro storico ma anche la zona di San Bortolo, l’area in prossimità della questura, borgo Casale e parte della zona di Araceli. Qui si trovano 7.496 parcheggi a pagamento, 118 stalli a tempo (30 minuti), altri 209 per massimo 60 minuti. Ci sono poi 601 posteggi che sono riservati ai residenti (le strisce gialle per chi abita in centro, all’interno della Ztl o appena fuori), 359 posti per sosta privata, 1.211 parcheggi “non regolamentati”, 344 per disabili, 155 per carico e scarico, 17 per i taxi, 132 riservati ad altre categorie, e 941 liberi. In realtà se si esamina nel dettaglio la cartina si scopre che la sosta gratuita rappresenta, sì, il 5 per cento del totale ma nel cuore della città è limitata a solamente 5 posteggi. Sempre rimanendo nell’ambito delle percentuali, i posteggi per gli invalidi sono solamente il 3 per cento del totale, mentre quelli a pagamento si prendono la fetta più grande della torta con il 65 per cento. 

 

La saturazione. Ma è entrando nel dettaglio che si trovano le indicazioni più significative. «L’obiettivo principale del rilievo della domanda di sosta - si legge nel documento - è quello di analizzare gli “equilibri” tra domanda e offerta di sosta. A tale scopo è necessaria la rilevazione dell’effettivo uso dei parcheggi disponibili». E il risultato racconta che durante la mattina (tra le 9 e le 12 secondo le rilevazioni) su 11.583 posti disponibili 7.572 sono occupati; di questi 276 sono automobilisti che sostano in maniera irregolare. Il livello di saturazione potrebbe sembrare buono; in realtà esaminando la mappa si scopre che nell’area più centrale è molto difficile trovare uno spazio libero. Per intenderci, nella zona tra San Domenico e Santa Lucia di mattina ci sono 347 auto su 406 posti disponibili. In zona Barche sono circa una quarantina i posti disponibili, ai quali si aggiungono quelli dell’omonimo parcheggio e del Matteotti (quasi sempre pieni). 

 

All’esterno. E anche se ci si sposta fuori dal centro si trovano situazioni da quasi tutto esaurito. Basta spostarsi nella zona di S. Paolo, dove i 569 posti tra viale Ferrarin, via Carducci e strade limitrofe sono pieni oltre l’80 per cento. Per le scuole, certo ma anche perché molti scelgono queste zone per lasciare l’auto e dirigersi in centro, considerato che ci sono 363 posti “bianchi” (liberi). Situazione simile a San Bortolo con 131 posteggi non a pagamento ma anche tra S. Lucia, Araceli e Borgo Casale con 50 posteggi liberi e 347 stalli “non regolamentati”. Molti vanno alla ricerca di un posto in centro, ma tanti lasciano l’auto nei quartieri limitrofi, approfittando della gratuita.

 

Criticità e sviluppi. Qualcosa da fare c’è. I professionisti che hanno elaborato il documento preliminare del Pums spiegano ad esempio che per quanto riguarda i parcheggi d’interscambio «il servizio bus-navetta “Centro bus” risulta un sistema efficace per la diminuzione del traffico veicolare all’interno del centro storico, ma attualmente si propone come servizio “monofunzionale” nella relazione parcheggio-centro quindi poco efficiente nel raggiungere le funzioni specifiche quali le scuole, l’università, le funzioni amministrative e di rappresentanza». Non è un caso che l’orientamento espresso nel Pums sia quello di «revisionare gran parte dei parcheggi localizzati dentro e fuori le mura, inserendo le aree di sosta in prossimità delle funzioni specifiche appena citate».
 

Nicola Negrin

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