Un’imprenditrice padovana è finita a processo per rispondere di una ingente truffa. Avrebbe venduto ad una società romana, che poi li aveva installati a Vicenza, dei pannelli solari sostenendo che si trattava di un prodotto europeo, con determinata potenza e caratteristiche, ottenendo il pagamento di mezzo milione di euro. In realtà si trattava di pannelli cinesi, con potenza inferiore, tanto è vero che il ministero delle finanze respinge la richiesta della ditta che chiedeva le tariffe incentivate per i pannelli europei, con un danno di quasi 8 milioni di euro in vent’anni.