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Ex giocatrice Vicenza

Omicidio-Visser
Condannati i killer
della pallavolista

Un’immagine felice di Ingrid Visser e del compagno Lodewijk Severin poi barbaramente uccisi
Un’immagine felice di Ingrid Visser e del compagno Lodewijk Severin poi barbaramente uccisi
Un’immagine felice di Ingrid Visser e del compagno Lodewijk Severin poi barbaramente uccisi
Un’immagine felice di Ingrid Visser e del compagno Lodewijk Severin poi barbaramente uccisi

Hanno ucciso Ingrid Visser, pallavolista olandese che nella stagione 2000-2001 aveva vestito la casacca della Minetti Vicenza, e il compagno Lodewijk Severin. Li hanno torturati per due giorni, ammazzati e tagliati a pezzi e poi seppelliti in un frutteto. Il tribunale di Murcia, in Spagna, ha condannato a 34 anni (17 per ogni omicidio) Juan Cuenca Lorente, 39 anni, ex dirigente del Murcia (squadra in cui aveva giocato Ingrid) e il romeno Ion Valentin, 62 anni, riconosciuti entrambi responsabili dell’agghiacciante duplice delitto. Cinque mesi di reclusione sono stati inflitti a un altro romeno, Costantin Stan, 50 anni, inizialmente arrestato come l’esecutore materiale del delitto, ma giudicato colpevole solo di avere assistito della sepoltura. È stato invece assolto Serafin de Alba, il proprietario del frutteto dove vennero nascosti i cadaveri. L’imputato, in un primo momento, sembrava avesse avuto pure lui un ruolo attivo negli omicidi .

SCOMPARSA E DELITTO. Ingrid Visser, che all’epoca dei fatti aveva 36 anni ed era incinta di sei settimane, e il compagno, 57 anni, scomparvero a Murcia il 13 maggio 2013. L’allarme delle famiglie dei due fidanzati venne lanciato due giorni dopo: il 15 maggio infatti la pallavolista e Severin avrebbero dovuto rientrare in Olanda. L’assenza sul volo di ritorno, il mancato rientro anche sugli aerei successivi e il fatto che i loro telefoni cellulari fossero sempre spenti, avevano messo in allarme i parenti che avevano quindi contattato le autorità spagnole. Il 22 maggio, poi, l’auto noleggiata dalla coppia era stata ritrovata non lontano dall’albergo. Dopo una breve e serrata indagine da parte della polizia iberica; i corpi furono ritrovati, a pezzi, sepolti sotto un sottile strato di terra in una limonaia tra i quartieri di Zeneta e Alquerìa. Dopo la macabra scoperta vennero fermati i romeni Ion Valentin e Stan Constantin; con loro anche lo spagnolo Juan Cuenca Lorente, dirigente della squadra di pallavolo Club Atletico Murcia 2005 in cui Ingrid aveva giocato fino a quando il team non chiuse. Fatto avvenuto nel 2011.

IL MOVENTE. Alla base del terribile duplice omicidio ci sarebbe stato un debito che Cuenca avrebbe accumulato con Severin dopo averlo coinvolto in un affare legato a una cava di marmo. Ma ancora oggi il vero movente rimane un mistero. Di certo c’è invece la crudeltà con cui hanno agito i due killer. Ingrid e il suo compagno, prima di essere uccisi, sono stati torturati per due giorni. Poi i loro corpi sono stati fatti a pezzi con una motosega e sepolti nella limonaia. L’abitazione dell’orrore, dove i fidanzati erano stati attirati con la scusa di parlare di affari, sarebbe poi stata ripulita da cima a fondo, ma i rilievi eseguiti dalla polizia hanno consentito di individuare tracce di sangue delle due vittime. I cui corpi, smembrati, erano stati chiusi in alcuni sacchi neri e poi seppelliti nella limonaia. Un terreno annesso alla fattoria di Molina de Segura a pochi chilometri dalla città di Murcia.

Matteo Bernardini

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