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Bassano del Grappa

Omicidio nel camper: arrestato il fidanzato di Giulia Rigon

Henrique Cappellari e Giulia Rigon
Henrique Cappellari e Giulia Rigon
Henrique Cappellari e Giulia Rigon
Henrique Cappellari e Giulia Rigon

È stato posto in stato di fermo, in quanto indiziato di delitto, con l'accusa di omicidio volontario aggravato il fidanzato di Giulia Rigon, Henrique Cappellari, 29 anni originario di Foza, che con la vittima abitava nel camper parcheggiato nell’area di via Capitelvecchio a Bassano del Grappa, divenuto teatro della tragica morte della donna nella notte tra sabato e domenica scorsi. Sui sedili del camper Ford bianco, la mattina del 19 dicembre, è stato rinvenuto il cadavere della commessa di 31 anni di Asiago. Cappellari, affidato da giorni ad una parrocchia del Bassanese, è stato tratto in arresto questa sera, verso le 18.30, mentre girovagava per la città, dai militari del Nucleo operativo Radiomobile di Bassano del Grappa e del Nucleo investigativo del comando provinciale Carabinieri di Vicenza. Il provvedimento è stato emesso dalla procura di Vicenza in quanto sussisteva il fondato pericolo di fuga dell'indagato.

 

 

Ieri, mercoledì 22 dicembre, è stata effettuata l'autopsia sul corpo di Giulia per cercare le cause che hanno portato alla sua morte. La versione fornita dal fidanzato, interrogato a lungo dagli inquirenti, parlava di una caduta accidentale della 31enne sull’asfalto del parcheggio in seguito ad una discussione tra i due. Altre ferite derivanti da una o più cadute sarebbero state - sempre secondo la testimonianza - riconducibili al tentativo di Cappellari di trasferire il corpo all’interno del camper. Già dai primi elementi raccolti, tuttavia, aveva preso corpo l’ipotesi dell’omicidio, sulla quale sin dall’inizio ha indagato la Procura della Repubblica di Vicenza. Questo pomeriggio la svolta, con l'arresto di Henrique Cappellari.  Importante è stata la relazione medico legale del consulente tecnico del pm il quale, dopo l'autopsia, ha ritenuto che la versione difensiva fosse incompatibile con le lesioni  rilevate. 

 

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Secondo i rilievi del medico legale, la vittima presentava ferite lacero-contuse all’altezza della testa e in altre parti del corpo con altri segni tra cui ecchimosi ed escoriazioni sia al capo che in altre zone. Tracce di sangue erano poi state rinvenute sia all’interno del camper sull’asfalto del parcheggio che sulla porta d’ingresso del camper, dove hanno svolto rilievi e indagini anche i Ris di Parma. Omicidio volontario aggravato: questa è la contestazione che la procura di Vicenza ha dunque confermato nei confronti di Henrique Cappellari, compagno di Giulia Rigon, che è stato condotto dai militari nel carcere di Vicenza. Si procederà nei prossimi giorni da parte del giudice per le indagini preliminari alla convalida del fermo.

 

 

In particolare, alcune testimonianze hanno consentito ai militari di ricostruire il complesso e spesso conflittuale rapporto tra Henrique e Giulia che la donna, dopo un periodo trascorso a in una comunità terapeutica residenziale, aveva ripreso da qualche mese a frequentare nonostante la contrarietà dai genitori. Non solo i genitori - il fidanzato aveva di recente impedito al padre di parlare con la figlia, reagendo con violenza - ma anche gli assistenti sociali e la l'amministrazione di sostegno della giovane hanno riferito sul progressivo peggioramento delle condizioni di salute di Giulia, a partire dal mese di novembre, sulle assenze dal lavoro e sulla volontà manifestata dalla vittima di proseguire il rapporto di convivenza con il compagno nel camper, rifiutando altre soluzioni abitative che escludessero Cappellari.

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