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Vicenza

Ok della maggioranza al centro di Amazon

Sarà l'hub dell'ultimo miglio. Dove arriveranno i pacchi, dove saranno smistati e da dove partiranno per arrivare nelle case o negli uffici dei vicentini. Una struttura di 9 mila metri quadrati (per 12 metri di altezza) dotata di tecnologia di ultima generazione nonché di macchinari automatizzati che con ogni probabilità sarà operativa da settembre del prossimo anno e che porterà con sé cento nuovi posti di lavoro, una nuova strada, parcheggi e 200 mila euro nelle casse del Comune. È partita ufficialmente da ieri l'operazione Amazon. La maggioranza, esaminata nuovamente la proposta presentata dalla giunta, ha dato il benestare all'intervento che andrà a riqualificare un'area dismessa (un vecchio vivaio) di Vicenza est. Sarà il primo magazzino del colosso statunitense nella provincia berica. Il terzo di questo tipo (senza considerare il maxi-polo di Rovigo) dopo Verona e Padova. «La parte politica ha fatto il suo corso con esito positivo - commenta l'assessore al territorio Marco Lunardi - ora la questione passa agli uffici tecnici del Comune che devono raccogliere tutti i pareri degli enti coinvolti, speriamo positivi, che saranno poi vagliati in Conferenza dei servizi. È una pratica di rilievo non solo per i benefici pubblici ma anche per l'indotto che porta in questo momento storico. Vicenza diventa centrale per Amazon e darà lavoro a 100 famiglie in un momento difficile». Come anticipato, Vicenza arriva giusto un anno dopo Verona. A luglio del 2019 in terrà scaligera il gruppo statunitense ha aperto una delivery station (centro di smistamento) di 11 mila metri quadrati.

Il nuovo centro, è stato spiegato, «è strategico per rendere sempre più capillare la risposta dell'azienda alla domanda crescente dei clienti, che non sono solo privati cittadini, ma anche venditori terzi che utilizzano Amazon come negozio virtuale. La prossimità garantisce meglio la puntualità delle consegne nell'arco delle 24 ore». Il funzionamento di Vicenza sarà così simile a quello di Verona: i pacchi arrivano dai centri principali già imballati ed etichettati e attraverso macchinari di ultima generazione il personale li smista in base ai codici di avviamento postale di destinazione, per poi affidarli ai corrieri. 

Nicola Negrin

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