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Duplice femminicidio

Nei report medici il killer risultava «recuperato». Il ministro Cartabia chiede agli ispettori approfondimenti

Zlatan Vasiljevic
Zlatan Vasiljevic
Zlatan Vasiljevic
Zlatan Vasiljevic

Nei confronti di Zlatan Vasiljevic era stata emessa una «prognosi favorevole circa la futura astensione dalla commissione di altri reati», per cui aveva goduto di uno sconto di pena e la sospensione condizionale. Lo aveva scritto la Corte d’Appello di Venezia, nella motivazione della sentenza di secondo grado del processo per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti del duplice femminicida di Vicenza. Lo rimarca oggi il Procuratore Capo di Vicenza, Lino Giorgio Bruno, ripercorrendo la vicenda processuale di Vasiljevic. La decisione si è basata su una relazione del Servizio dipendenze dell’Ulss 8 di Vicenza, al termine di un periodo di trattamento terapeutico e rieducativo di Vasiljevic presso l’associazione "Ares", tra il 2019 e il 2020. «La valutazione finale è positiva - attestano i giudici d’appello - evidenziandosi una condizione di astinenza iniziata almeno un anno prima, senza ausilio di terapia farmacologica».

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«Se ci fossero delle responsabilità di carattere omissivo grave queste saranno verificate e i responsabili dovranno rispondere di questa omissione. È chiaro che i meccanismi di verifica di queste responsabilità devono essere curati con grande attenzione e con grande responsabilità evitando l’emotività della necessità di trovare per forza dei responsabili. La giustizia deve essere capace di scrivere pagine di legalità e non di emotività, si cerca il colpevole e non un colpevole. Detto questo massima severità, massima puntualità, ma anche massimo equilibrio nella individuazione delle responsabilità». Lo ha detto Francesco Paolo Sisto, sottosegretario alla Giustizia, a 24 Mattino su Radio 24, a proposito dei delitti di Sarzana e di Vicenza. «Le regole ci sono - ha detto tra l’altro Sisto - bisogna applicarle con più convinzione, la cultura del femminicidio deve
essere una sorta di agonismo istituzionale per tutte le forze
dell’ordine interessate dalla magistratura e anche chi difende
deve comprendere che è un fenomeno grave, una sorta di malattia del sistema che va affrontato con grande determinazione».

In relazione al duplice femminicidio di Vicenza il ministro della Giustizia Marta Cartabia ha chiesto ai suoi ispettori di avviare approfondimenti. Lo si apprende da fonti di via Arenula. Il primo passo dell’ispettorato - una volta aperto un fascicolo -
sarà chiedere una relazione ai vertici degli uffici giudiziari.
 

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