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Maxi operazione

'Ndrangheta: sequestrati beni per 50 milioni. Controlli anche a Vicenza

Beni per un valore di circa 50 milioni di euro sono in corso di sequestro da parte del Centro operativo della Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria, finanzieri dello Scico di Roma e del Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria. Il provvedimento ha colpito tre imprenditori, Antonino Scimone, di 45 anni, Antonino Mordà (51) e Pietro Canale (41), indiziati di appartenenza o contiguità a note cosche reggine. 

 

All’operazione hanno partecipato anche i reparti operanti nelle provincie di Milano,
Brescia, Mantova, Varese, Pavia, La Spezia, Vicenza, Lecce e Sassari, con il coordinamento della Procura nazionale antimafia e della Dda di Reggio Calabria. I sequestri sono in corso di esecuzione in tutta Italia. 

 

Dieci orologi di pregio (Rolex, Paul Picot, Baume & Mercier), disponibilità finanziarie e rapporti bancari/assicurativi, 18 imprese/società commerciali in Italia e all’estero, 18 immobili, 7 automezzi e una imbarcazione da diporto: sono i beni sequestrati dalla Dia e
dalla guardia di finanza agli imprenditori Antonino Scimone, Antonino Mordà Pietro Canale nell’ambito dell’operazione «Energie pulite». Tra le numerose società, è stata sottoposta a vincolo la Canale Srl, comprensiva di 15 unità locali  nella provincia reggina e nelle provincie di Milano, Brescia, Mantova, Varese, Pavia, La Spezia, Vicenza e Lecce, operante nel settore della metanizzazione, e la Pivem srl, operante nel comparto della grande distribuzione (mediante la gestione di un supermercato nel rione Pellaro di Reggio Calabria).

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