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Vicenza

Movida nel mirino: a Monte Berico può scattare la prima zona rossa

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Come si presentava l'altra notte il piazzale della Vittoria a Monte Berico
Come si presentava l'altra notte il piazzale della Vittoria a Monte Berico
Come si presentava l'altra notte il piazzale della Vittoria a Monte Berico
Come si presentava l'altra notte il piazzale della Vittoria a Monte Berico

Auto parcheggiate ovunque. Gruppi di giovani seduti sulla balaustra, mascherine calate, bottiglie che girano. Non è l'8 settembre, non è la notte prima degli esami. Eppure a Monte Berico è festa grande. Forse "troppo" grande in tempo di Covid, Dpcm e contagi in ripresa. Chiusi i bar, la movida non si ferma, semplicemente si adatta. A vedere le immagini scattate sabato notte (quelle pubblicate risalgono alle 00.40) in piazzale della Vittoria, appare chiaro come non basti chiudere i locali a mezzanotte per scongiurare assembramenti. Non solo Monte Berico comunque; "segni" della movida ieri mattina si vedevano chiari anche alle Barche, tra bicchieri, bottiglie e vetri rotti (come accaduto già in altre occasioni). Segni che potrebbero non comparire più qualora il sindaco, sulla scia del Dpcm presentato ieri sera dal premier Conte, decidesse di chiudere le zone considerate a rischio.

 

Quel che resta della movida del sabato sera alle Barche
Quel che resta della movida del sabato sera alle Barche

 

COMITATO ORDINE E SICUREZZA. Ed è quanto potrebbe succedere nei prossimi giorni. Il sindaco Rucco ha infatti chiesto al prefetto la convocazione del Comitato ordine e sicurezza provinciale per le 10 di domani mattina, martedì 20 ottobre, in modo da coordinare eventuali ordinanze sindacali. «È fondamentale confrontarci con lo Stato e le forze dell'ordine - ha dichiarato Rucco - per definire le modalità di intervento con controlli adeguati, affinché vengano fatte rispettare le decisioni prese attraverso eventuali ordinanze».

 

Parcheggi esauriti a Monte Berico dopo la chiusura dei locali
Parcheggi esauriti a Monte Berico dopo la chiusura dei locali

 

MOVIDA A MONTE BERICO. Nel mirino soprattutto la "movida" a Monte Berico, dove dovrebbero essere vietati sosta e bivacco dalle 21 alle 6 del mattino. «Non vogliamo intervenire a caso, ma con scelte ponderate in base alle situazioni di maggior rischio per la salute, cercando di evitare assembramenti - ha precisato il primo cittadino -. Quello che è accaduto in questo fine settimana a Monte Berico diventa, evidentemente, una priorità per cui chiederò una condivisione sulla scelta di vietare la sosta, il bivacco, il consumo di alcolici e festeggiamenti di ogni tipo, dalle 21 alle 6 del mattino seguente. Allo stesso tempo sarà importante garantire l'attività del Santuario e dei ristoranti presenti, consentendo la sosta e l'accesso alle auto al piazzale della Vittoria che non dovrà essere chiuso ma solo interdetto alla movida; i dettagli verranno studiati domani mattina».

 

BAR E LOCALI. «Per quanto riguarda le attività di bar e locali sottolineo, con un pizzico di orgoglio, che il Governo ha recepito la nostra ordinanza, stabilendo l'obbligo di consumare esclusivamente seduti ai tavoli, come avevamo fatto già in pieno lock down - ha sottolineato Rucco -. A Vicenza ha funzionato bene perché è stata rispettata con scrupolo, per cui credo che bar e ristoranti siano già pronti. Sto anche valutando la possibilità di limitare l'orario di apertura fino alle 21 per quei locali che si espongono al maggior rischio di assembramenti e alla movida molesta. Deve essere chiaro che le situazioni che dovessero presentare disordine, pericolo e maleducazione saranno costantemente monitorate e, se servirà, andremo ad intervenire. Incontrerò i rappresentanti delle categorie e direttamente anche alcuni gestori, in modo che tutti siano al corrente che, da questo punto di vista, non si accettano inottemperanze».

 

TRASPORTO PUBBLICO. Per quanto riguarda il trasporto pubblico «viene confermata la capienza dell'80% e stiamo organizzando con Svt un aumento delle corse esistenti con l'ausilio di bus privati. Naturalmente molto è collegato all'incremento dello smart working che riduce i flussi di persone che utilizzano i mezzi pubblici e con gli ingressi scaglionati a scuola. Siamo in attesa delle indicazioni da parte del dirigente dell'ufficio scolastico di Vicenza per quanto riguarda gli istituti scolastici, anche se l'impressione è che si deciderà in base alla situazione di ogni scuola».

 

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