<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza

«Mio figlio bullizzato». Scattano i controlli fuori da scuola e un 16enne finisce nei guai

Controllato un gruppo di ragazzi alla fermata del bus della cittadella degli studi. Tra loro la vittima ha riconosciuto l'autore delle aggressioni subite.

«Mio figlio è stato bullizzato». Così il genitore di uno studente 14enne, mentre stava accompagnando a scuola il figlio, ha fermato una pattuglia della Volanti, in servizio per un controllo alla cittadella degli studi di via Baden Powell a Vicenza, e ha raccontato loro l'episodio. Nell’occasione, l’uomo ha dichiarato agli agenti di Polizia che il figlio aveva riconosciuto in mezzo ad un gruppo di coetanei il ragazzino che, tra la fine di ottobre ed i primi giorni di novembre, lo aveva aggredito violentemente in due occasioni. Entrambi gli episodi erano stati denunciati alle forze dell’ordine a novembre.

Bullismo, un 16enne in questura

Gli agenti della Volante, quindi, su segnalazione del genitore e dopo aver ascoltato il racconto della giovane vittima 14enne, hanno eseguito il controllo del gruppetto di ragazzi indicato e che in quel momento stava sostando sotto la pensilina della fermata del bus di linea. Quindi, dopo avere identificato il presunto autore degli atti di bullismo - si tratta di uno studente 16enne - gli agenti hanno provveduto ad accompagnarlo in questura.

Qui, poco dopo, è arrivata anche la madre di quest’ultimo, avvisata di quanto stava accadendo. Al termine degli atti di polizia giudiziaria il minorenne è stato affidato al genitore per fare rientro a scuola.

Il questore

«La Polizia di Stato è molto sensibile ed attenta al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo che, purtroppo, è assai diffuso tra i giovanissimi - ricorda il questore della provincia di Vicenza Paolo Sartori -. Si tratta di un vero e proprio fenomeno criminale che, in non pochi casi, ha avuto tragiche conseguenze. Per questo motivo è costante la nostra presenza nelle Scuole allo scopo di sensibilizzare i ragazzi e le famiglie sulla gravità di tali comportamenti»

Suggerimenti