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Vicenza

Bossolo nella cassetta delle lettere, minaccia ad un medico vicentino

Una dottoressa vicentina di S. Pio X ha denunciato il fatto, non era il primo episodio di minacce che subiva

Un bossolo nella cassetta delle lettere di un medico di base in servizio nel quartiere San Pio X. Il ritrovamento, scrive il Corriere del Veneto, è avvenuto la mattina di venerdì 24 marzo quanto la dottoressa è andata a controllare la cassetta della posta nella quale solitamente i pazienti imbucano le loro richieste.

Il camice bianco aveva pensato ad uno scherzo di cattivo gusto, ma per via del clima che si vive quotidianamente negli ambulatori il ritrovamento è stato inquietante. 

Il medico, che sta ancora frequentando la scuola di formazione, aveva ricevuto anche recentemente una minaccia di morte da parte di una paziente se non avesse avuto subito la una ricetta. Del fatto è stato informato anche il presidente dell’ordine dei medici di Vicenza, Michele Valente

La solidarietà dell'Ordine dei medici 

«Profondamente amareggiati dalle minacce pesanti e reiterate ricevute dalla collega, medico di famiglia nel Vicentino che, dopo essere stata più volte aggredita verbalmente dai pazienti e aver ritrovato un bossolo nella cassetta della posta, medita di abbandonare la professione». Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, commenta la notizia del ritrovamento di un bossolo nella cassetta delle lettere di un medico di medicina
generale in servizio nel quartiere San Pio X di Vicenza.

Professione sotto tiro

«Sono sempre più i medici che abbandonano una professione che ogni giorno si fa più difficile per le condizioni insostenibili di lavoro. In ospedale, negli ambulatori di guardia medica e, ora, anche dei medici di famiglia», aggiunge Anelli. «Per questo
abbiamo apprezzato la sensibilità dimostrata dal ministro della Salute Orazio Schillaci, prima con il DL Bollette e poi con le
dichiarazioni rilasciate ieri alla stampa. In particolare, condividiamo il provvedimento contro la violenza, così come l’intenzione di depenalizzare la responsabilità medica», ha aggiunto Anelli, che ha accolto inoltre positivamente la volontà espressa dal ministro di aumentare il Fondo sanitario nazionale a 131 miliardi. Tuttavia, «continuiamo a pensare che occorra un finanziamento straordinario che vincoli le risorse sul potenziamento del personale e dei professionisti sanitari», ha proseguito Anelli.

«Servono infine modifiche al DL Bollette nella parte in cui si creano differenze tra medici, come, ad esempio, tra medici di diversi reparti o, nell’ambito dell’emergenza-urgenza, tra quelli che operano nei pronto soccorso e quelli che operano nel servizio 118», ha concluso.

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