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Vicenza

Maya, la micia contesa scatena due azioni legali

Una doppia inchiesta giudiziaria che vede al centro una gatta. Maya, una micia di 6 anni adottata quando era cucciola, è l’involontaria protagonista di una battaglia legale fra due donne, la pensionata sua proprietaria e una appassionata “gattara”, che se la contendono a suon di denunce. Al momento, la bilancia della giustizia pende dalla parte della padrona, ma la querelle è in pieno svolgimento. 

 

MALTRATTAMENTI. I fatti risalgono al maggio dello scorso anno. Più volte, Anna Valenti, 50 anni, grandissima appassionata di animali, conosciuta in mezza città per essere sempre disponibile quando c’è da adottare qualche micio in difficoltà, aveva segnalato a Giusy Colpo, 66 anni, che abita nella zona di Campedello, che la sua micia non era trattata bene. Valenti la vedeva girare per il quartiere, a suo dire magra, denutrita, con il pelo rovinato. «Tu la maltratti». La pensionata aveva sempre ribattuto, sostenendo che è impossibile tenere Maya chiusa in appartamento, che scappa perché ha bisogno di uscire, e poi va a finire che litiga sempre con qualche altro gatto. «Le do da mangiare regolarmente», ma la baruffa avrebbe riguardato anche il cibo per la micia. Così era accaduto che Valenti denunciasse, con un esposto inviato a diverse forze dell’ordine, la pensionata per maltrattamento di animali; e che, in forza di questa azione giudiziaria, decidesse di prendersi a carico Maya, ospitandola a casa sua.

 

IL FURTO. La padrona della gatta non l’aveva più vista tornare e aveva pensato che fosse stata investita da qualche auto. L’aveva cercata, ma senza trovarla, fino a quando - più di un mese dopo l’“adozione” da parte della “gattara” - aveva scoperto che Maya era a casa di Valenti, con numerosi altri gatti, in una stanza destinata alle micie. A quel punto, inviperita, aveva sporto denuncia (ritenendo che la vicentina le avesse “sequestrato” la bestiola) per furto. Le forze dell’ordine erano intervenute, e si erano fatte consegnare Maya, che a quel punto era stata riaffidata alle cure della pensionata. Ma Valenti aveva dato battaglia, quel giorno, ritenendo di essere vittima di un sopruso bello e buono. Ad ogni buon conto, la magistratura ha avviato due indagini, a seguito delle denunce. 

 

L'INCHIESTA. E se il fascicolo per il furto di gatta è ancora aperto, l’altro, quello per maltrattamenti, è stato chiuso di recente. Per Colpo, tutelata dall’avv. Magliocco, il magistrato ha chiesto l’archiviazione, non ravvisando ipotesi di reato precise, che possano portare ad un processo, e nemmeno ad un decreto penale di condanna. La denuncia era sì circostanziata, ma gli elementi indicati erano molto generici, impossibili da verificare. Il veterinario che aveva visitato la micia dopo che gli era stata portata in ambulatorio da Valenti aveva notato graffi e qualche ferita, frutto probabilmente di baruffe con altri gatti; ma la bestiola era in salute. La “gattara”, che è tutelata dall’avv. Esposito, è pronta a opporsi alla richiesta di archiviazione per ottenere nuove indagini.

Diego Neri

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