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Un arresto a Creazzo

Mafia nigeriana
Riti di affiliazione
Blitz nel Vicentino

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Un frame dei video girati dalla polizia di Palermo
Un frame dei video girati dalla polizia di Palermo
Mafia nigeriana, operazione No Fly Zone

PALERMO/VICENZA. Duro colpo alla mafia nigeriana. Vasta operazione della polizia contro il clan di matrice cultista, denominato "Eiye" e ramificato in tutto il territorio nazionale, Vicenza compresa. Nell’operazione "No Fly Zone" la squadra mobile di Palermo ha eseguito diversi fermi, emessi dalla locale Dda, nei confronti di nigeriani accusati di far parte dell’associazione a delinquere di stampo mafioso che gestiva prostituzione e spaccio di stupefacenti. 

 

Sono 19, in tutto, le persone indagate: per 17 sono stati emessi provvedimenti di fermo, 10 sono ancora ricercate. Uno degli affiliati è stato arrestato nel Vicentino, a Creazzo: si tratta di Patrick Bertram, cittadino nigeriano di 30 anni, ora accusato di associazione per delinquere.

 

L’attività investigativa ha preso spunto dalla denuncia di una ragazza nigeriana vittima di tratta e di sfruttamento della prostituzione, che ha fornito elementi in merito all’appartenenza agli Eiye del suo sfruttatore. È stata quindi individuata la casa di prostituzione all’interno del quartiere storico di Ballarò e successivamente è stato ricostruito l’organigramma dell’associazione a livello locale, fino a giungere all’identificazione dei suoi vertici.

 

Per entrare nell’organizzazione un nuovo "bird" è sottoposto a un rito d’iniziazione e uno di questi è stato registrato da una microspia piazzata nel quartiere palermitano di Ballarò dagli agenti della squadra mobile (GUARDA IL VIDEO). La cellula operava anche a Napoli, Torino, Cagliari, Catania, Caltanissetta e in provincia di Treviso e Vicenza. Nel rito d’iniziazione registrato dalla polizia, l’aspirante membro viene spogliato e spinto a terra, preso a calci e pugni, ferito con un rasoio e poi costretto a bere un intruglio composto dal suo sangue, dalle lacrime - sollecitate dallo strofinio di peperoncino contro gli occhi - e anche di alcol e tapioca. Al rito partecipano solo alcuni membri che seguono un rigido protocollo. L’iniziato viene sottoposto a gravi atti di violenza che servono in qualche modo a testare la serietà delle sue intenzioni e la sua fedeltà. L’organizzazione ha un rigido sistema di regole e chi trasgredisce subisce severe sanzioni. L’associazione ha una cassa, alimentata dal denaro degli affiliati, dalla quale si attinge anche per pagare le spese legali degli associati.

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