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Vicenza

Lotta al degrado
Daspo urbano
in oltre 300 strade

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La polizia locale di Vicenza
La polizia locale di Vicenza
La polizia locale di Vicenza
La polizia locale di Vicenza

VICENZA. Oltre 230 strade non solo all'interno, ma anche all'esterno delle mura cinquecentesche, 53 scuole dell'obbligo, 15 istituti superiori, i musei cittadini, l'università, l'ospedale, la fiera, la zona della Basilica di Monte Berico: è stato raccolto in un dettagliatissimo elenco di vie e luoghi l'ambito di applicazione del cosiddetto “daspo urbano”, ovvero l'allontanamento disposto dal questore nei confronti di chi compromette il decoro cittadino.

 

Su richiesta del questore, infatti, l'amministrazione comunale ha inserito nel Regolamento di polizia urbana e civile convivenza tutte le strade e i luoghi in cui applicare le più recenti norme per il contrasto al degrado.

Il regolamento così modificato consentirà tra l'altro una completa applicazione del “daspo urbano” nella zona di Campo Marzo anche dopo la scadenza dell'ordinanza prefettizia in vigore fino a metà gennaio per contrastare, in particolare, gli episodi di criminalità e allarme sociale generati dallo spaccio di droga.

 

«L'aumento del decoro urbano – ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco - rappresenta uno degli obiettivi più importanti del mio mandato. Per questo motivo stiamo mettendo in campo ogni strumento a disposizione e stiamo facendo ogni sforzo utile a garantire una città sempre più decorosa e sicura».

 

L'attuale regolamento comunale in realtà già prevede la possibilità di applicare il “daspo urbano” all'interno del centro storico cittadino delimitato dalle mura cinquecentesche, davanti alla Basilica di Monte Berico ed al suo porticato, in Piazzale della Vittoria, nella zona del complesso di Villa Guiccioli, alla Basilica dei Santi Felice e Fortunato, a Villa Capra detta La Rotonda, al Teatro Comunale, nelle aree verdi e parchi pubblici cittadini e nelle altre aree adibite a verde pubblico. Ma il questore ha rilevato nei mesi scorsi che l'applicazione dei provvedimenti di allontanamento risulti giuridicamente più solido se ancorato ad un luogo ben preciso. Di qui la decisione di procedere all'integrazione con l'elenco puntuale, che dovrà essere approvato a breve dal consiglio comunale.

 

Le strade della città dove si potrà applicare il “daspo urbano” sono state suddivise in quadranti. Ci sono tutte le vie all'interno delle mura, comprese quelle dell'area di Campo Marzo. Entrano nell'elenco anche le strade della zona di parco Fornaci e il parco stesso. Vi sono poi, come detto, tutte le vie dove ci sono le scuole, l'ospedale, la fiera i musei e la Basilica palladiana, il Teatro Olimpico, la chiesa di Santa Corona e la Basilica di Monte Berico.

 

In tutte queste vie e luoghi è ribadito il divieto di stazionare a chi è già stato sorpreso a bivaccare, consumare alcol o droga, esercitare la mendicità, compiere atti contrari alla pubblica decenza, fare il parcheggiatore abusivo, e a chi è stato sanzionato per prostituzione.

 

Per la persona che, già sanzionata per tali violazioni, dovesse essere sorpresa di nuovo a impedire la libera fruibilità dei luoghi e dei monumenti, scatta un'ulteriore sanzione tra i 100 e i 300 euro e l'ordine di allontanamento. Tutta la documentazione passa quindi al questore per l'emissione del “daspo urbano”, la cui inottemperanza prevede la pena dell'arresto da uno a tre anni.

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