Dopo che nel novembre scorso era toccato ad un’azienda vicentina, questa volta è stata la prefettura di Piacenza a negare l’iscrizione alla “white list” bloccando di fatto l’attività pubblica per una ditta.
Entrambe le società, collegate fra di loro, si occupano di distribuzione di pacchi agendo da “postini privati”; e sarebbero legate entrambe ad un salernitano, ritenuto vicino ad un clan camorristico del quale avrebbe riciclato i proventi illeciti, reinvestendoli sul territorio.