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La grande opera

Le categorie economiche vicentine decise: «Avanti con la Tav»

Dal mondo economico vicentino la spinta a proseguire con il progetto Tav. «Un salto di qualità per il territorio Intervento non più rimandabile»

Si continua a parlare di Tav. Dopo l’incontro riservato agli espropriati e dopo l’assemblea pubblica organizzata l’altra sera a teatro, ieri pomeriggio i tecnici di Rfi e Iricav Due con l’amministrazione comunale hanno incontrato in Camera di commercio categorie economiche, sindacati e ordini professionali. Un tavolo dal quale è arrivata la spinta, compatta, ad andare avanti con il raddoppio dei binari. Un sì pieno all’opera, dunque, con la richiesta, altrettanto condivisa, di contenere dove possibile l’impatto. «C’è sostegno all’opera e c’è grande disponibilità per cercare di assistere le persone e contenere gli effetti dell’intervento, per quanto possibile - le parole del sindaco Francesco Rucco al termine del confronto - Sugli impatti ci sono delle osservazioni con migliorie che verranno trasmesse». 

Camera di commercio: «Salto di qualità per il sistema Vicenza»

«C’è stata grande partecipazione - sottolinea il presidente della Camera di commercio Giorgio Xoccato - anche con proposte di piccoli aggiustamenti che però possono fare la differenza per rendere meno invasivo questo grande lavoro. Proposte verso le quali Iricav Due e Rfi hanno mostrato grande apertura». Condiviso dal tavolo poi «il concetto dell’assoluta validità dell’opera, che non si mette in discussione. È un salto di qualità per il sistema Vicenza che proietta il territorio su ben altre dimensioni». Ribadito anche il carattere trasversale dell’intervento «che non ha colore politico». I tempi, evidenzia Xoccato, «andranno a incrociare quelli del Pnrr. Saranno anni di grande fermento e anche di una certa comprensibile “pressione”, ma è necessario farlo». 

Raddoppio dei binari e benefici

Parla di un’opera «necessaria e improcrastinabile» anche Rodolfo Mariotto, consigliere della Camera di commercio delegato alle infrastrutture. «Intanto - chiarisce - parlare di Tav non ha senso, perché qui non si parla di alta velocità, ma di raddoppio dei binari. Vogliamo avere la metropolitana di superficie, vogliamo togliere auto e camion dalle strade? Allora va aggiunta almeno una coppia di binari. Si tratta di un intervento sinergico ad altre infrastrutture realizzate. Con questi binari in più e questa tipologia di linea creiamo tracce per treni merci che trasportano container, così da decongestionare le strade». «Per chi perde la casa è un dramma, certo - continua - e queste persone devono essere accompagnate e risarcite in modo da avere il minor danno possibile. Ma non si può più attendere, abbiamo già perso oltre vent’anni». 

Sul piatto, secondo Mariotto, c’è molto. «Vicenza ha ottenuto moltissimo da Rfi, tra cui gli accessi alla stazione a est e a ovest, nell’ottica di rendere fruibile a una platea più ampia possibile il servizio; la linea del tpl, che mi auguro che in fase di esercizio abbia il minor impatto possibile; e la fermata in fiera che può essere usata per tutti gli scopi di cui la città ha bisogno ed è stata un successo». La fase dei cantieri «sarà articolata, ma a lavori ultimati la città farà un salto di qualità. Come categoria abbiamo sensibilizzato sul fatto che i cantieri siano meno impattanti possibile e vedo Rfi reattiva sul tema». «Il progetto ricalca al 99% il preliminare - precisa infine - con alcune modifiche per le prescrizioni del Cipe. È importante anche che ci sia un’informazione chiara contro la paura dell’ignoto».

Confartigianato: «Progetto strategico per il territorio»

«È un progetto di grandissima importanza per il nostro territorio - sottolinea il presidente di Confartigianato Vicenza, Gianluca Cavion - Uno dei temi fondamentali di oggi è la sostenibilità e quest’opera permetterà di ridurre i trasferimenti su gomma. Le grandi opere preoccupano, ma bisogna guardare al futuro. Ci saranno dei sacrifici ed è fondamentale una chiara informazione, ma non ci si può fermare ai lati negativi, bisogna pensare ai benefici. È un’opportunità anche di trasferimento di competenze verso le nostre aziende, università scuole. Non si può stare fermi per la paura». 

I sindacati: «Ci interessa l'alta capacità»

Al tavolo anche le parti sindacali. «Siamo favorevoli al potenziamento del trasporto ferroviario, anche regionale - chiarisce il segretario generale vicentino della Cgil Giampaolo Zanni - più che l’alta velocità, quella che ci interessa è l’alta capacità. Deve però esserci massimo impegno per ridurre i disagi per le persone, concentrando i cantieri dove impattano meno, limitando gli espropri e prestando attenzione ai collegamenti ciclopedonali». 

Alessia Zorzan

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