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Vicenza

La Tav demolisce cento edifici. Giù il Palakiss e il Bocciodromo

Magazzini, garage, uffici, negozi, capannoni, tettoie, ma anche abitazioni singole, condomini e una stazione di servizio, con alcune conferme: il Palakiss e il Bocciodromo. La lista degli abbattimenti previsti dal progetto definitivo dell'Alta velocità/Alta capacità si è allungata rispetto al preliminare votato nel 2017 dal consiglio comunale, fino a contare otre 100 immobili. È quanto emerge ad un primissimo e parziale sguardo al malloppo di oltre 2.400 elaborati che costituiscono il disegno aggiornato del secondo lotto funzionale dell'opera, quello che riguarda l'attraversamento di Vicenza. Schede che sono parte integrante della documentazione inviata da Rfi con il consorzio IricavDue a palazzo Trissino in questi giorni e che il Comune è chiamato a valutare, confrontare e analizzare per individuare eventuali modifiche rispetto al progetto preliminare e per verificare se le osservazioni inviate dall'amministrazione a tutela del territorio vicentino (oltre 50) siano state o meno recepite.

Alcune delle differenze più lampanti sembrano essere quelle relative alle cosiddette interferenze, che nelle mappe del progetto preliminare del lotto interessato risultavano in totale 27, ma che di fatto sono più che triplicate nell'aggiornamento finale, per un totale di oltre 62 mila metri quadrati di superficie da demolire solo in città, più una manciata di immobili ad Altavilla Vicentina. Solo per dare la misura dell'incremento, basti considerare che in un primo tempo i metri quadrati destinati a sparire dalle mappe per lasciare posto a binari e opere annesse erano 24.740. Una parte degli oltre 100 corpi di fabbrica da demolire è a Vicenza est, mentre il clou delle interferenze si trova nella zona di viale Verona, dove sarà abbattuto il cavalcavia di Ferreto de Ferreti e verrà creata una nuova strada che sbucherà da via dell'Arsenale passando sotto i binari e proseguirà lungo l'ex sedime di Ftv, rendendo necessario l'abbattimento di alcuni edifici, tra i quali anche il Bocciodromo di via Rossi. Un'altra conferma rispetto al preliminare è il Palakiss di via dell'Oreficeria che sarà demolito, contrariamente a quanto aveva richiesto l'amministrazione comunale, nel tentativo di preservare l'immobile che sarebbe potuto diventare un punto di interesse per la fiera alla ricerca di nuovi spazi. C'era infatti un forte interesse di Ieg nei confronti di quel sito, individuato inizialmente dal gruppo per una possibile espansione sia dal punto di vista tecnologico sia strumentale, anche se questo avrebbe significato toccare una porzione del parco della vicina villa. La richiesta, tuttavia, non ha avuto l'esito sperato dall'amministrazione. Nel dossier pubblicato nelle scorse ore sul sito del Comune, spiccano anche altre novità. Tra queste la presenza nel quartiere dei Ferrovieri, in via Maganza, di un impianto per la produzione del calcestruzzo. Una struttura imponente, per una superficie totale occupata di quasi 14 mila metri quadrati, che ospiterà uffici, spogliatoi, un laboratorio, locali di guardiania, un magazzino e un impianto di betonaggio. Il tutto a servizio del cantiere dell'infrastruttura. La nuova collocazione dell'impianto, che inizialmente doveva essere previsto o a Vicenza est o a Vicenza ovest, potrebbe mettere in allarme il quartiere dei Ferrovieri per l'aumento del traffico dei mezzi pesanti in una zona residenziale. Intanto, proseguendo nell'analisi di massima, si nota anche come sia stata recepita l'osservazione del Comune che aveva chiesto che il capolinea del filobus e il relativo parcheggio fossero collocati non a sud ma a nord dei binari in zona Ponte Alto.

Il progetto definitivo, che comprende 2412 elaborati tra relazioni tecniche e tavole grafiche, impegnerà nelle prossime settimane gli uffici tecnici comunali. Il riscontro delle osservazioni formulate dal Comune di Vicenza nel 2017 costituirà la verifica di ottemperanza. In stretto contatto con la commissione territorio, sindaco e amministrazione valuteranno l'espressione formale e conclusiva dell'iter. Al riscontro delle osservazioni formulate dal Comune nel 2017, seguirà l'analisi di alcuni aspetti presenti lungo il tracciato al di fuori dei 75 metri dalla fascia di rispetto ferroviaria e per i quali vi sarà apposita conferenza di servizi indetta da Rfi.

Laura Pilastro

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