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Vicenza

La scuola è senza
mensa: pranzo
sul marciapiede

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La foto delle studentesse nella chat dei genitori
La foto delle studentesse nella chat dei genitori
La foto delle studentesse nella chat dei genitori
La foto delle studentesse nella chat dei genitori

VICENZA. Mangiano all’aperto, seduti per terra, in mano un panino o la classica gamella con la pasta portata da casa. È la pausa pranzo degli studenti che frequentano gli istituti della cittadella degli studi, un esercito di quasi seimila ragazzi, molti dei quali dopo l’ultima campanella della mattinata tornano a sedersi sui banchi anche il pomeriggio.

 

È il caso del professionale Montagna, dove le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì e la settimana corta impone il rientro fino alle 16.30. Peccato che nell’area compresa tra viale Cricoli e via Astichello dove sorgono sei scuole - Canova, Boscardin, Da Schio, Montagna, San Gaetano e ultimo arrivato il centro edile Palladio - non ci sia lo straccio di un bar o di una tavola calda, né tantomeno strutture ricreative deputate a mensa dove potersi sedere e consumare il pasto insieme ai compagni in attesa di ritornare in aula.

 

«Può la scuola pubblica arrivare a questi punti? Bisogna trovare urgentemente una soluzione», recita la segnalazione di un genitore arrivata al nostro giornale, corredata dalla foto di tre studentesse del Montagna che mangiano sedute a terra fuori dall’edificio. «Rispetto ad altri istituti in questa zona opportunità per gli studenti non ce ne sono - spiega Alessandra Zola, dal 1° settembre dirigente del Montagna - d’altro canto tenere i ragazzi dentro scuola durante la pausa pranzo non è così semplice, non ci sono spazi a disposizione».

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