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Duplice femminicidio

La figlia di Gabriela: «Doveva chiederci aiuto, noi ci saremmo stati»

Gabriela Serrano
Gabriela Serrano
Gabriela Serrano
Gabriela Serrano

«Era una bellissima donna, sempre con il sorriso, solare e pronta a aiutare, non passava per niente inosservata». È pieno d’amore il ricordo che Nicoll Naja, la giovane figlia di Jenny Gabriela Serrano - uccisa l'8 giugno scorso da Zlatan Vasiljevic -, fa di sua mamma: «Ci manca moltissimo ed è ingiusto che una persona metta fine alla vita di un altro essere umano perché non è capace di gestire le proprie emozioni e che la giustizia lasci libere persone che sanno che possono fare del male. Quello che è accaduto è un fatto orribile, che ha lasciato figli senza un amore di una madre che è uno degli amori più importanti».
Cosa direbbe oggi a sua madre se potesse farlo? «Non c’è niente più importante della famiglia, non c’è amore più forte di questo. Se era in pericolo, se si sentiva male emotivamente, se aveva dubbi, poteva contare su di me, sulla sua famiglia e su mio papà. La avremmo aiutata in qualsiasi cosa, anche se aveva commesso qualsiasi errore. La famiglia non giudica e cerca sempre di aiutare, lei non era da sola ma la amava molto e che ancora le vuole molto bene. Nessuno merita una fine così: bisogna sempre chiedere aiuto e essere sempre un po' malfidenti perché non si sa mai chi si ha davanti. Mi manca ogni giorno e mi dispiace non aver passato più tempo con lei ma stavo affrontando un’altra perdita. Crescerò mia sorella nel migliore dei modi. Non la dimenticheremo mai».  

Karl Zilliken

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