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Il report

La cultura produce ricchezza e nel Vicentino fattura 1,4 miliardi

Il mondo della cultura e, in senso più lato, la dimensione creativa nel Vicentino producono ricchezza per 1,4 miliardi di euro, pari al 5,3 per cento del totale, e danno lavoro a 25.200 persone.
Con la cultura si mangia: secondo la ricerca l’industria culturale macina 1,4 miliardi di euro nel Vicentino
Con la cultura si mangia: secondo la ricerca l’industria culturale macina 1,4 miliardi di euro nel Vicentino
Con la cultura si mangia: secondo la ricerca l’industria culturale macina 1,4 miliardi di euro nel Vicentino
Con la cultura si mangia: secondo la ricerca l’industria culturale macina 1,4 miliardi di euro nel Vicentino

«Con la cultura non si mangia». E invece pare proprio di sì. Nonostante la crisi e la conseguente flessione degli ultimi due anni legate alla pandemia, il mondo della cultura e, in senso più lato, la dimensione creativa nel Vicentino producono ricchezza per 1,4 miliardi di euro e danno lavoro a 25.200 persone. Numeri che piazzano il territorio berico al 12esimo e all’11esimo posto rispettivamente per valore aggiunto e occupazione della top 20 delle province che spiccano per incisività del loro “Sistema produttivo culturale e creativo” sul piano nazionale. Tradotto in percentuale, significa che il sistema berico “pesa” sul totale Italia per l’1,6% per il valore aggiunto generato e per l’1,7% per occupazione. Meglio di Venezia. 

Il report di "Io sono cultura 2022"

A scattare la fotografia è il dodicesimo rapporto “Io sono cultura 2022”, con dati riferiti al 2021, elaborato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere, con la collaborazione del centro studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne. Report che, come si legge nella presentazione, «annualmente quantifica il peso della cultura e della creatività nell’economia nazionale». «Oggi - è l’analisi dello studio - a due anni e mezzo dallo scoppio della pandemia e in piena fase di ricostruzione e ripartenza, le industrie culturali e creative sono tra i settori più strategici per facilitare la ripresa economica e sociale» anche perché «sono un motore di innovazione per l’intera economia e agiscono come un attivatore della crescita di altri settori, dal turismo alla manifattura creative-driven. Ossia quella manifattura che ha saputo incorporare professionisti e competenze culturali e creative nei processi produttivi, traducendo la bellezza in oggetti e portando il made in Italy nel mondo». 

Vicenza quarta in Veneto con 1,4 miliardi

Una descrizione in cui Vicenza ha di che rispecchiarsi. In Veneto per quanto riguarda il valore aggiunto (il parametro che indica la ricchezza generata), con un miliardo 431 milioni di euro è quarta, dietro a Padova (1,7 miliardi), Verona (1,5), Treviso (1 miliardo 432 milioni), mentre supera Venezia, che si “ferma” a 1,3 miliardi. Per farsi un’idea, in testa alla classifica spiccano Milano (15 miliardi), Roma (12,2 miliardi) e Torino (5,4 miliardi). 

Il giro economico può essere suddiviso tra ricchezza prodotta dai «settori culturali e creativi» in senso stretto, definiti nel report come “attività core”, e dai «professionisti culturali e creativi attivi in settori non strettamente culturali», indicati come “creative driven”. Sezionando il comparto, si nota come il Vicentino sia particolarmente affermato nel secondo ambito - il che denota «una stretta connessione tra made in Italy e cultura» - guadagnando l’ottavo posto nazionale e il primo in Veneto (con una ricchezza prodotta pari a 898,7 milioni di euro e un’incidenza del 2,2% sul piano nazionale), mentre l’attività core vale 532,9 milioni, pari all’1,1% sul totale Italia; il che si traduce nel 18esimo posto nella classifica nazionale e nel quinto in quella regionale, dove si impone Padova. 

Il Sistema produttivo culturale e creativo veneto produce 7,9 miliardi di valore aggiunto, il 5,4% della ricchezza complessivamente prodotta dall’economia regionale. I 136 mila addetti rappresentano il 5,9% dell’occupazione. «Valori resi possibili dalla specializzazione nei comparti delle industrie creative in cui la regione trova sempre un posizionamento di primo ordine: seconda nell’architettura, sesta nella comunicazione e nel branding, quinta nel design. Su base provinciale Venezia, Padova, Vicenza e Verona si collocano tra le prime 20 realtà culturali e creative della Penisola, grazie a quote in entrambi gli indicatori superiori alla media nazionale».

Performance in calo rispetto al pre-pandemia

Scendendo ancor più nel locale, l’incidenza della ricchezza prodotta dal “sistema cultura” vicentino nell’economia provinciale è pari al 5,3% (19esimo posto in Italia, quarto in Veneto) mentre per l’occupazione di parla del 5,9% (20esimo posto nazionale e quarto regionale). Performance in calo, in realtà, rispetto al passato, per effetto anche della pandemia. Nel 2019 per il valore aggiunto, il “sistema cultura” in provincia pesava per il 5,5% (che valeva il 17esimo posto nazionale), mentre nel 2020 per il 5,4 (19esimo). Invariata l’incidenza per quanto riguarda l’occupazione. 

Alessia Zorzan

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